Un classico del teatro: La signora e il funzionario

Nel Lessico Universale Italiano la definizione di “classico” dice: “il termine esprime anche un giudizio di valore; significa cioè: perfetto, eccellente, tale che può servire come modello di un genere (…)” ed è questo il primo termine che è venuto in mente quando abbiamo visto la nuova programmazione di “La signora e il funzionario “  piece di Aldo Nicolaj che ancora una volta sarà interpretata da Luisella Basso Ricci, socia poliedrica della nostra associazione, e da Bruno Manenti .

Un bel regalo pre-natalizio la messa in scena di questa commedia brillante che tratta con leggerezza ed incisività di un funzionario pubblico che trova nel suo ufficio una signora che occupa la sua sedia.

La donna non ha alcuna intenzione di andarsene ed ecco che nascono subito domande come “chi è veramente questa signora?” e “perché è lì?”.

Otterremo le risposte solo andando a teatro

L’associazione culturale Clementina Borghi è quindi lieta di segnalare lo spettacolo che si terrà

Martedì 19 dicembre alle 20,45

 TNT – Teatro Nuovo Treviglio

con ingresso libero 

Un grazie alla compagnia teatrale Arteatrando che tanti meriti ha nella diffusione del teatro di qualità in Treviglio e all’Assessorato alla Cultura per l’organizzazione dello spettacolo.

I due “piccoli libri” di Michele Di Bona

Libriccino? Libretto? Volume? Piccolo libro?

quanti pensieri profondi e corroboranti si possono distillare dallo sforzo di chiarire quale può essere il giusto termine con il quale descrivere le due opere di Michele Di Bona di cui si è parlato in sala Carminati della BCC per iniziativa dei Laboratori culturali della Terza Età del Decanato di Treviglio.

Ma di tutto si è trattato meno che di una disputa nominalistica perché gli interventi di Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico, dello stesso autore e dell’assessore alla cultura Giuseppe Pezzoni non si preoccupavano di trovare solamente un termine esatto con il quale descrivere le due opere quanto di catalogare nel modo migliore lo sforzo, sicuramente letterario, ma principalmente di natura umana, partecipativa e di autoformazione effettuato da Michele Di Bona per descrive due storie profondamente umane.

In “Emma, infatti, c’è la splendida descrizione di come la passione educativa di Cristina Volonterio, valente musicista e ispirata educatrice, riesca, utilizzando la musica come “strumento”, a far aprire al mondo l’anima di una ragazza che non voleva o non poteva comunicare all’esterno del suo io.

In “Nel cuore del silenzio”, invece, Michele di Bona descrive l’esaltante prospettiva anche a livello personale di gestire una stranissima “coesistenza” di due realtà a prima vista assolutamente inconciliabili come le suore di clausura di un convento bergamasco e un gruppo di carcerati.

Due realtà narrative trattate in sole 87 pagine senza cadere nel banale o nel facilmente strappalacrime che fanno intuire nell’autore la presenza di uno notevole spessore umano, ideale e di apertura alla comprensione del prossimo.

Il pomeriggio è stato corroborato dalla lettura di brani dei due piccoli libri effettuata da Luisella Basso Ricci e dall’esecuzione di brani musicali da parte della flautista Cristina Volonterio.

Ma tutto quanto qui esposto non è che una pallida descrizione della miniera di spunti di riflessione che solo la lettura dei due piccoli libri può dare ad un lettore o a una lettrice sensibili a questi tipi di problemi del disagio.

Come d’accordo con l’autore, chi fosse interessato ad ottenere i due “piccoli libri” potrà farne richiesta via mail all’indirizzo associazioneculturale@clementinaborghi.it oppure telefonando al 3490761531.

Sarà gradita un’offerta libera in denaro per le due opere.