“Donne e leggi in Italia – Promemoria” di Rosangela Pesenti

Rosangela Pesenti, storica, antropologa e attivista UDI, nell’incontro presso l’Auser di Treviglio, ha chiarito in modo esemplare e con un dialogo partecipato con il pubblico come e quanto sia complessa la strada verso una reale ed efficace applicazione dei diritti sociali e politici dell’universo femminile.

Il cammino è partito da lontano, come si apprende sfogliando il libro “Donne e leggi in Italia Promemoria” – edizioni “Il filo di Arianna“.

E si può tranquillamente affermare che si tratta di una “partenza falsa” se consideriamo che la prima legge che voleva normare il mondo femminile emanata nel 1861, a Stato unitario appena costituito, era una legge che si “preoccupava” di regolarizzare la prostituzione con l’obiettivo finale che “una donna dichiarata prostituta” non potesse più liberarsi del marchio infamante che veniva addirittura trascritto sui documenti personali di identificazione.

Si tratta di un libro che l’autrice ha scritto quasi “per inerzia” e che è il frutto di un lavoro di preparazione di corsi scolastici e di eventi formativi che Rosangela Pesenti ha sviluppato nel corso degli anni di attività ed impegno socio-politico per ribadire il messaggio fondamentale che “la libertà delle donne rinasce sempre perché è civiltà“.

La considerazione finale che l’intervento dell’autrice ci lascia è che: “Abbiamo l’obbligo di coltivare speranze” anche di fronte ai problemi che ricorrentemente ci vengono presentati dal quotidiano vivere.

Dobbiamo, quindi, essere tutti parte attiva nel cambiamento che è necessario portare avanti perché non possiamo accettare, consciamente o inconsciamente, il pensiero di Ismene, sorella di Antigone, che ricordava alla sorella che “siamo nate donne e contro gli uomini non possiamo combattere” e che “E’ necessario obbedirgli a costo di dolori anche più grandi.”

Poesia, arti grafiche ed editoria d’arte

Dimenticando per un pomeriggio le brutte notizie che ci circondano, sabato 1 marzo, abbiamo potuto parlare di poesia ed arte allo spazio Hub di Piazza Garibaldi nell’incontro “Tra arte e poesia”.

Gli ospiti relatori, invitati per l’occasione dall’ Associazione culturale Clementina Borghi, erano Luciano Ragozzino, milanese, incisore ed editore d’arte e Alessandro Ardigò, trevigliese, autore di libri di poesia e responsabile della rivista “Radici digitali.eu”.

Di fronte ad un pubblico partecipe ed interessato abbiamo cercato di affrontare la stretta relazione tra la poesia lirica e le immagini che la sostengono e ne evidenziano il senso o il significato. Perché la poesia va soprattutto capita oltre che amata.

Per questo ci è sembrato importante presentare al pubblico l’esperienza di Luciano Ragozzino, nato biologo, diventato disegnatore, incisore, acquarellista e oggi editore di “plaquettes” o libri d’autore, finemente realizzati con carta filigranata e di grande qualità artistica.

Le edizioni di Ragozzino portano il nome “Il ragazzo innocuo” e tutte hanno incisioni o acqueforti sia in copertina che all’interno.

L’editore invita, infatti, gli autori a cimentarsi con un’incisione creata da loro e sono molti quelli che ci hanno provato, da Loi ad Alda Merini e a Ferlinghetti, affascinato da questa forma di editoria, una volta che era di passaggio a Milano.

L’ultimo autore de “Il ragazzo innocuo” è il giovane poeta Alessandro Ardigò, che ha donato al pubblico presente la lettura delle tre plaquettes che costituiscono “Tre mesi”.

Un libro prezioso che presenta in copertina un pesce quasi spezzato nel suo stesso guizzo, opera dell’editore e all’interno un bosco di betulle occhiute, opera di Ardigò, tronchi che ci guardano silenziosi, mentre i tre mesi primaverili, marzo, aprile e maggio, scorrono leggeri e melanconici verso la fine che attende tutti gli eventi, tutte le cose, tutte le persone.

Le foto sono opera della nostra socia Andreina Pasini che arricchisce il nostro lavoro con le sue belle immagini.

Tra libri d’arte e poesia

Sarà un pomeriggio dedicato all’arte e alla poesia, quello in cui l’Associazione culturale Clementina Borghi riprenderà gli incontri con il pubblico: sabato 2 marzo alle 16 allo Spazio Hub in piazza Garibaldi.

Il tema dell’incontro-dialogo sarà “Tra libri d’arte e poesia” e Mina D’Agostino dialogherà con Luciano Ragozzino, editore ed artista incisore milanese che, tra i tanti, ha curato libri per Alda Merini, Lawrence Ferlinghetti e Franco Loi e Alessandro Ardigò, docente di letteratura italiana nella nostra città, poeta e critico letterario, responsabile della rivista RadiciDigitali.eu.

Luciano Ragozzino è un incisore ed editore, oltre che un noto ed originale artista milanese.; nella sua casa editrice di via Guinizelli si alternano artisti del torchio, delle incisioni e delle acque forti con scrittori e poeti. Se da artista, Ragozzino è meticoloso ma anche ironico e disincantato, da editore persegue la via del bello, scegliendo con meticolosa cura i poeti che cimentandosi anche con il disegno andranno a far parte della collana “Il ragazzo innocuo”, gli altri fanno parte di altre “Fuori-collana” con acqueforti e immagini dello stesso editore.

La poesia, l’incisione, le acqueforti, sono state da sempre la passione di questo artigiano/artista che ha alternato il lavoro di biologo agli studi a Brera e alle Civiche Arti Incisorie. La passione per la stampa è arrivata dopo, acquistando una vecchia stamperia e continuando a pubblicare libri nella vecchia maniera, le incisioni e le parole, utilizzando i caratteri mobili. Ma l’eleganza e la passione per un lavoro che viene fuori dall’anima e lentamente si concretizza pagina per pagina in una piccola opera d’arte, che sia una poesia o un disegno, sono il risultato più bello di questa esperienza.

L’ultima “perla” è “Tre mesi” di Alessandro Ardigò, pubblicato nel settembre dello scorso anno, un’opera particolare per la sua completezza e la particolare veste grafica: si tratta di una piccola raccolta poetica, in 44 esemplari, una “plaquette” di sole quattro poesie stampate a mano e un’acquaforte realizzata dallo stesso autore. E’ come se il poeta avesse catturato alcuni momenti in uno spazio di tempo ridotto, uno spazio sospeso, dove l’esistenza si svolge nella sua fragilità.

Si tratta di un libro raro”, afferma Mina D’Agostino, Presidente dell’Associazione Clementina Borghi, “Abbiamo voluto presentare al pubblico trevigliese un’esperienza a suo modo originale, ma anche un libro elegante con poche poesie e poche pagine che ci portano a riflettere profondamente”.

“Tre mesi” è sicuramente il risultato del connubio di due artisti particolari, di un incisore e di un poeta, di uno che lavora con le immagini e di uno che vuole dare essenza al verso. Il prodotto non poteva che essere una piccola meraviglia, che la poesia merita con la sua gentilezza e la sua eleganza.

Settimana di forti ricorrenze

La settimana che inizia lunedì 20 novembre è piena di ricorrenze, moniti e memorie

Il 20 è, infatti, la “Giornata mondiale dei diritti dei bambini“.

il 25, poi, è la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne“.

Testimonianze, ricordi, denunce, appelli … tutte cose necessarie e fondamentali per ridurre prima ed eliminare al più presto tutte queste storture e prevaricazioni che affliggono i bambini e le donne.

Ma se questi messaggi restano solo a livello di rituale commemorativo senza entrare nella coscienza di ognuno di noi avremo fallito su tutto il fronte e non avremmo migliorato per nulla il mondo in cui viviamo.

Guardiamo, quindi, a questi messaggi come messaggi indirizzati a noi personalmente e accettiamoli come sprone per un cambio di comportamento per ognuno di noi: migliaia, milioni di cambi di comportamento dei singoli portano veramente ad un mondo migliore per tutti.

L’Associazione culturale Clementina Borghi partecipa in collaborazione con il Comune di Treviglio, con il Garante per l’infanzia e l’adolescenza e con l’ISIS Oberdan di Treviglio alla sensibilizzazione dei giovani verso l’aiuto da portare a chi è vittima di bullismo grazie allo spot di Ruben Ardenghi.

L’Associazione culturale Clementina Borghi segnala, inoltre, il lavoro svolto dall’associazione consorella Soroptimist Treviglio Pianura bergamasca per sensibilizzare le potenziali vittime di violenza maschile al riconoscimento dei segni minacciosi dell’evolversi di una relazione ormai malata per cercare di prevenire il peggio.

I “NOSTRI” PREMIO STREGA

Pinuccia D’Agostino, poetessa e non casualmente Presidente della nostra associazione, ci offre una riflessione su due vincitori di Premio Strega ai quali ci sentiamo particolarmente legati:

“Vivian Lamarque ha vinto quest’anno il Premio Strega con la raccolta di poesie “L’amore da vecchia”.

Non ho potuto fare a meno di ricordare l’incontro con questa poetessa, organizzato nel 2013 dalla nostra associazione alla Biblioteca Civica di Treviglio. Era un giorno primaverile sconfitto da un terribile temporale pomeridiano.

Vivian Lamarque venne da Milano: una minuta signora semplice con un grande ombrello in mano. La presentavamo in due, io e Maria Gabriella Bassi.

Alle prime parole, questa piccola signora ci conquistò parlandoci delle poesie che aveva scritto e pubblicato per Mondadori, della sua vita, dei nodi irrisolti della sua esistenza che però diventavano nelle sue mani una limpida materia poetica.

Mentre parlava io pensavo ad una eredità lirica pascoliana che appariva dai suoi versi solo apparentemente semplice, ma nello stesso tempo mi emozionavo perché capivo con quanta semplicità questa poetessa sapesse scrivere versi sulle questioni esistenziali più profonde.

Da Vivian Lamarque ho imparato una cosa: che non si è mai soddisfatti del proprio lavoro, ma che per i poeti questo significa andare avanti e non rinunciare mai a scrivere.

Oggi siamo davvero orgogliosi di aver potuto annoverare tra i nostri ospiti una poetessa che ha poi vinto la prima edizione di poesia del Premio Strega. Se la prima edizione del premio è andata alla Lamarque, significa che la poetessa e traduttrice valdese è un punto di riferimento importante nel panorama letterario e poetico italiano.

La poesia parte al singolare – ha detto durante l’incontro Vivian – ma noi speriamo sempre che sia raccolta al plurale, che si espanda e sia rivissuta nell’animo e nella mente di chi la sente “sua”.”

Pochi mesi dopo, Vivian Lamarque è stata intervistata dal gruppo Treviglio Poesia.

Ma procedendo nella carrellata dei “nostri” premi Strega, non posso fare a meno di ricordare Antonio Scurati che proprio a Treviglio per Clementina Borghi presentò alcune delle sue opere a sfondo storico.

Scurati che anni addietro aveva insegnato a Treviglio al Liceo Weil per un breve tempo prima di diventare dovente all’ Università di Bergamo e poi allo IULM, tornò molto volentieri nella nostra città.

Era il 2012, il premio lo avrebbe vinto nel 2019 per M, alla LXXIII edizione dello Strega, ma quando venne a Treviglio aveva già vinto un Premio Campiello.

Ma sfogliando le pagine delle presentazioni degli autori, troviamo altri nomi noti, come Massimo Cacciari, Aldo Cazzullo che proprio a Treviglio ha presentato un suo libro sull’arte, Marco Balzano, già candidato allo Strega e vincitore del Premio Campiello con “L’ultimo arrivato”, opera che l’autore presentò a Treviglio nel 2016.”

Dopo l’attenta riflessione di Pinuccia possiamo quindi affermare che:

“Con l’Associazione culturale Clementina Borghi siete sempre in buona compagnia!”

Le opere premiate al XXV Tre Ville – POESIA

Il premio per la sezione POESIA è stato assegnato a Egizia Malatesta, spezzina di nascita e massese di adozione che è una fuoriclasse della sezione del nostro concorso.

In quattro partecipazioni ha vinto due volte il primo premio (2022 e 2023), una volta il secondo premio (2021) e ha ottenuto una menzione di merito (2018)!

Ecco le foto della premiazione ed il testo dell’opera:

Le opere premiate al XXV Tre Ville – NARRATIVA

Il premio per la sezione NARRATIVA è stato assegnato a Martina Mangili, bergamasca di nascita e trevigliese di adozione che mette a segno subito un eccellente risultato: prima partecipazione e primo premio!

La giuria non ha avuto dubbi a premiare la delicatezza della narrazione – creata tutta sul piano del sentimento – e l’originalità di un racconto che non esce mai dalle righe e dal tema imposto.

Ecco le foto della premiazione ed il testo dell’opera:

Le opere premiate al XXV Tre Ville – Poesia Junior

Il premio per la sezione Poesia Junior è stato assegnato a Giulia Manzoni, bergamasca.

Giulia partecipa per la prima volta al nostro concorso quando non ha ancora compiuto nove anni e ottiene subito il primo premio!

Un documento eccezionale se si pensa all’età di questa concorrente. La delicatezza di questi versi, destinati agli alberi e alla loro funzione di sostegno della vita umana, ci lascia ben sperare sul futuro della poesia.

Ecco le foto della premiazione ed il testo dell’opera:

Le opere premiate al XXV Tre Ville – Narrativa Junior

Il premio per la sezione Narrativa Junior è stato assegnato ad Amelia Brunialti, giovane maremmana di Monterotondo Marittimo, allieva di terza liceo classico che ama la natura, ama leggere e scrivere e ha già pubblicato due libri “A di Amelia” e “Storia di una bottiglietta d’acqua”.

Ecco le foto della premiazione ed il testo dell’opera:

Le opere premiate al XXV Tre Ville – Narrativa Junior in lingua inglese

La prima, in ordine di tempo, ad essere premiata nella cerimonia finale del Tre Ville è stata Emanuela Pasciuti, allieva della quinta F del Liceo linguistico Galilei di Caravaggio, per l’opera Dreamers.

Ecco le foto della premiazione ed il testo dell’opera