Si è concluso il seminario di psicologia per studenti liceali

Dopo quattro intesi seminari che hanno visto una numerosa (più di ottanta allievi!) e partecipativa presenza di studenti del liceo Weil di Treviglio si è concluso il seminario di psicologia organizzato dall’associazione culturale Clementina Borghi e tenuto dal dottor Claudio Boienti, psicologo clinico dello studio Akoè di Lodi.

foto BoientiNel corso dei quattro incontri la preoccupazione principale del relatore è stata quella di illustrare ai giovani interlocutori le chiavi fondamentali di cui bisogna disporre per avvicinarsi ad un mondo, come quello della psiche umana, interessante, non facilmente etichettabile con definizioni chiare e precise e a volte anche angosciante per la vastità e la complessità degli aspetti che possono influire su ogni individuo.

Sono state così esposte le principali problematiche psicologiche con particolare attenzione a quelle di rilevanza per l’età adolescenziale, come gli sviluppi psicopatologici derivanti da maltrattamenti nell’età infantile e la dipendenza da nuove ed insidiose “droghe” che tendono a diffondersi tra i giovani. In parallelo il relatore ha posto un accento particolare agli ambiti operativi e ai diversi approcci formativi e inquadramenti teorico-clinici che devono fare parte del bagaglio culturale e formativo di un potenziale terapeuta clinico.

Tutta la trattazione dei seminari ha avuto, poi, un unico e preciso filo conduttore ribadito con frequenza dal dottor Boienti: per avvicinarsi a questo mondo e cercare di comprenderlo è assolutamente necessario disporre di genuina curiosità culturale, di empatia verso il prossimo che ti sta di fronte e ti chiede aiuto e/o comprensione e di capacità di cogliere anche i più impercettibili segnali provenienti da chi ci sta di fronte. E questo è assolutamente irrinunciabile sia che si agisca in veste di terapeuta che in veste di semplice ascoltatore dell’amico/a, del figlio/a, del partner …

logo Weil ridimensiona

Un sentito ringraziamento va all’intera struttura del Liceo Weil della nostra città per il supporto operativo e logistico ma un grazie particolare va alla professoressa Dolores Ceredi senza la cui attività verso i giovani allievi del liceo il seminario non avrebbe avuto la positiva riuscita che tutti abbiamo sperimentato.

Solo 5 giorni alla scadenza per l’invio delle opere alla XIX edizione del concorso Tre Ville!

28 febbraio – 23 febbraio = 5 giorni

 

- X giorni scadenza opere

MANCANO, QUINDI, SOLO

5 GIORNI ALLA CHIUSURA

DEI TERMINI DI PRESENTAZIONE

DELLE OPERE ALLA

XIX EDIZIONE DEL PREMIO TRE VILLE!

 

REGOLAMENTO AL LINK:

www.clementinaborghi.it/xix-edizione-premio-nazionale-di-poesia-e-narrativa-tre-ville-anno-2017/

DOMANDA D’ISCRIZIONE AL LINK:

www.clementinaborghi.it/premio-letterario-tre-ville-xix-edizione-2017-scheda-discrizione/

Sibyl von der Schulenburg presenta il suo libro “per Cristo e Venezia”

Leggere e meditare “per Cristo e Venezia” di Sibyl von der Schulenburg è un’occasione per analizzare e comprendere anche le contraddizioni attuali di un Europa asfittica e priva di impeti ideali.

L’autrice ci fa fare un salto indietro nel tempo di tre secoli in seguito al quale possiamo esaminare le incertezze, la superficialità e la gretta difesa degli interessi particolari dei governanti europei del 1716 posti di fronte alla minaccia egemonica dell’impero ottomano.

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Solo l’azione del Feldmaresciallo Johann Matthias von der Schulenburg riuscirà a superare i tentennamenti, la superficialità e le invidie del Senato veneziano bloccando l’avanzata dei Turchi nell’isola di Corfù.

Come spesso succede, la storia si accanisce nello smentire Bertold Brecht che elogia i “popoli che non hanno bisogno d’eroi” riproponendo l’eroe singolo che deve superare ostacoli spesso dovuti a invidie e meschinità per portare a termine il compito di contribuire a salvare l’Europa.

L’associazione culturale Clementina Borghi è lieta di proporre una grande prova di letteratura «storica» da parte di Sibyl von der Schulenburg autrice premiata al concorso Tre Ville che ha dimostrato di saper maneggiare il romanzo ed il racconto con eguale maestria

Sibyl von der Schulenburg presenta il suo libro

“per Cristo e Venezia”

Sala Carminati

BCC Treviglio – via Carcano

6 febbraio 2017  ore 17,00

Seminario di psicologia per studenti liceali

La cooperazione positivamente instauratasi da anni con il dottor Claudio Boienti, psicologo clinico dello studio Akoè di Lodi, è alla base del seminario di psicologia riservato agli studenti del Liceo Classico Linguistico Simone Weil di Treviglio.

Il seminario organizzato dall’Associazione culturale Clementina Borghi con l’irrinunciabile e fattiva collaborazione della Dirigente Scolastica Prof.ssa Maria Gloria Bertolini si articola su quattro incontri che si terranno presso gli auditorium del Liceo Simone Weil e dell’Istituto Oberdan, gentilmente concessi della stessa Dirigente Scolastica.

logo WeilIl dott. Boienti segue con molta dedizione le problematiche psicologiche di adolescenti e giovani e si dedica con passione alla divulgazione e alla formazione su questi temi.

Il seminario ha come obiettivo l’illustrazione dei temi fondamentali del mondo della psicologia, partendo dalla esposizione dei suoi ambiti operativi e dei suoi diversi approcci formativi indagando, poi, gli inquadramenti teorico-clinici dei principali disturbi psicopatologici.

Verranno, infine, trattate problematiche di interesse principalmente giovanile come gli sviluppi psicopatologici derivanti da maltrattamenti nell’età infantile e la dipendenza da nuove ed insidiose droghe tra le quali comincia ad essere necessario considerare anche le dipendenze da internet, dai social e dalle ludopatie.

A fine seminario i giovani partecipanti avranno quindi ricevuto informazioni utili su quella che potrebbe essere una scelta di studio prima e di sbocco professionale poi senza trascurare la descrizione del quadro dettagliato di problematiche psicologiche che a volte gli studenti stessi vivono sulla propria pelle o vedono agitarsi in amici e compagni di scuola.

Un’iniziativa, quindi, che unisce al taglio culturale anche una funzione di servizio ai giovani per aiutarli a comprendere meglio le problematiche attraverso le quali passano nel loro percorso di crescita.

NOTIZIE DALLA DICIANNOVESIMA EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO “TRE VILLE”

Le attività organizzative del XIX concorso letterario nazionale “Tre Ville” procedono con regolarità e vedono già una decina di concorrenti iscritti. La maggior parte di questi concorrenti partecipa per la prima volta al premio letterario apportando così nuovi approcci e modalità espressive.

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Ricordiamo a chi fosse interessato a cimentarsi con il più consolidato, prestigioso e rappresentativo premio letterario della città di Treviglio che il termine ultimo di presentazione delle opere è fissato, come sempre, per l’ultimo giorno di febbraio, giorno di festa per la città di Treviglio.

La scadenza da scrivere sull’agenda, cartacea o elettronica, è quindi: 28 febbraio 2017.

Su Facebook sono disponibili le informazioni relative a tutte le altre attività dell’Associazione culturale Clementina Borghi.

Un incontro interessante e stimolante con Miriam D’Ambrosio

L’associazione culturale Clementina Borghi ha presentato a Treviglio, in anteprima sull’uscita nelle librerie di tutta Italia, il secondo romanzo di Miriam D’Ambrosio “Giuda mio padre”.ridimensiona-giuda-mio-padre-miriam-dambrosio

Pubblico costantemente interessato che ha dialogato con l’autrice e argomenti  “pesanti” discussi con “leggerezza”  hanno caratterizzato l’interessante serata.miriam-dambrosio

Si è, infatti, discusso del ponderoso lavoro di documentazione che Miriam ha dovuto svolgere per trattare personaggi “universali” noti a tutti dalle letture dei Vangeli con la soavità di una fiaba, si è poi parlato del fardello delle colpe dei padri che non devono ricadere sui figli e di come i figli debbano affrontare, in questi casi, dei lunghi e dolorosi percorsi interiori necessari a metabolizzare queste situazioni.

E poi si è parlato della difficoltà del perdono verso gli altri e verso se stessi, dei legami dello spirito che molte volte superano e suppliscono a quelli del sangue che si sono smarriti nel corso dell’esistenza degli individui.

Come completare quindi l’approfondimento di questi importantissimi temi se non leggendo il libro di Miriam D’Ambrosio disponibile nelle librerie da giovedì 1° dicembre prossimo?

Chi seguirà questa indicazione leggerà una storia antica ma, allo stesso tempo, attuale perché parla di sentimenti universali e nella quale non si giudica e non si condanna ma si racconta con lievità l’avventura interiore di Fanuel, figlio dell’archetipo del tradimento, Giuda, dipinta sullo sfondo di quella spirituale di Maria, Giovanni, Pietro, Paolo di Tarso …

L’associazione Clementina Borghi ringrazia la BCC di Treviglio per la cortese ospitalità offerta all’evento.

L’associazione Clementina Borghi presenta “Giuda mio padre” il nuovo libro di Miriam D’Ambrosio

Dopo il successo di “Fuori non è così“, presentato nel 2014 in un evento dell’Associazione Clementina Borghi, Miriam D’Ambrosio ha nuovamente accettato il nostro invito a parlare della sua ultima fatica letteraria:

                                                              “GIUDA MIO PADRE

In questo nuovo capitolo della sua traiettoria di autrice, Miriam D’Ambrosio affronta  un tema ancestrale che attraversa millenni di letteratura: il non sempre facile rapporto tra genitori e figli.

GIUDA MIO PADRE” è una favola in cui alcuni personaggi del Vangelo vengono osservati e descritti nella loro realtà umana a tutto tondo spogliati della loro aura religiosa.

Siamo a Gerusalemme nei primi anni dell’era cristiana e Fanuel, figlio dell’archetipo del traditore umano Giuda, viene accolto e messo in salvo proprio nella casa di Maria, madre profondamente ferita dalla morte del proprio figlio Gesù.

L’infanzia di Fanuel passa serenamente nella sua casa d’adozione fino a quando non gli verrà crudelmente rivelato di chi è figlio.

Sarà l’inizio di un viaggio attraverso il Mediterraneo ma, principalmente, all’interno della propria psiche nella lotta per superare le lacerazioni e le inquietudini perché: “bisogna somigliare per esistere, riconoscersi in un’altra faccia o in un’altra anima per scoprirne una propria”.

Un occasione per ripensare alcuni momenti fondanti della nostra identità culturale con chiavi di lettura diverse da quelle solitamente utilizzate.

L’incontro si terrà nella Sala Carminati della BCC Treviglio (via Carcano, Treviglio) il giorno 28 novembre 2016  alle ore 17,00.

 

Domanda di partecipazione al Premio letterario “Tre Ville”, XIX edizione – 2017

DOMANDA DI PARTECIPAZIONE AL XIX CONCORSO NAZIONALE “TREVILLE” – anno 2017

da inviare entro il 28 febbraio 2017 a corredo delle opere presentate

all’indirizzo di posta elettronica: associazioneculturale@clementinaborghi.it

Cognome ………………………………………………………………………………………..

Nome ……………………………………………………………………………………………..

Luogo e data di nascita ……………………………………………………………………..

Indirizzo ………………………………………………………………………………………….

Tel ……………………………      e-mail ………………………………………………………

Sezione prescelta:

Poesia (titolo)……………………………………………………………..

Racconto (titolo)……….…………………………………………………

Pseudonimo       ……………………………………………..……………

Dichiaro che l’opera presentata è opera del mio ingegno.

Il/La sottoscritto/a, acquisite le informazioni dal titolare del trattamento ai sensi dell’articolo 13 del D.Lgs. n. 196/2003, presta il suo consenso al trattamento da parte dell’Associazione Culturale Clementina Borghi dei dati ai fini inerenti il concorso cui partecipa.

Dichiara inoltre di accettare le norme del regolamento del concorso.

Firma del concorrente ………………………………………………………………………….

PER I PARTECIPANTI ALLA SEZIONE AUTORI JUNIOR

Cognome e nome di chi esercita la patria potestà (Articolo 5 del regolamento)

………………………………………………………………………………………..

 

Firma ………………………………………………………………………

Allegati

Copia del versamento della quota d’iscrizione

Testi delle opere presentate

Nota: Il bando della XIX edizione del premio Tre Ville è disponibile al link: www.clementinaborghi.it/?p=2489

Ennesima grande prova d’attrice di Luisella Basso Ricci

Gli ingredienti per una serata di teatro da ricordare c’erano tutti: la bella sala del TNT, un pubblico attento e appassionato che la riempiva, un testo “nuovo” per le scene italiane, la settimana di tensione prima del debutto che si trasforma in energia positiva … ed allora è bastato il tocco professionale e la passione d’attrice di Luisella Basso Ricci per amalgamare tutti questi ingredienti in un’ennesima grande prova d’attrice.

Il monologo è forma teatrale complessa che la Treccani definisce come “espediente tecnico per far penetrare gli spettatori nei meandri del pensiero dei personaggi” e Luisella Basso Ricci ci ha portato per mano proprio in quei meandri del pensiero di Carmen.

Un personaggio che presenta al pubblico il catalogo completo della casalinga piccolo borghese che vive nel riflesso idealizzato della famiglia paterna, che ama (o dice di luisella-5-ore-1-ridottaamare?) il marito (“un mingherlino affamato d’amore“) ma che torna spesso al rimpianto per le fugaci occasioni mancate in gioventù (Eliseo il corteggiatore di cui non si butta nulla” o Franco con la sua turbo rossa).

E poi, i rimproveri al defunto Mario che, per le sue posizioni ideologiche da “duro e puro” tenute nel suo poco pagato lavoro di professore, non le ha mai comprato “l’ombelico“, la 600, l’auto cult del tempo posseduta da tutte le amiche di Carmen nè le ha permesso di possedere un “bel servizio di posate“.

Il rimpianto delle occasioni mancate a livello personale si sposta, in un crescendo emozionale rossiniano, prima sull’aspetto sociale del rapporto coniugale (Mario che non accetta di fare un lavoro in nero per migliorare le condizioni economiche della famiglia; il dileggio delle sue attivita intellettuali) per delinearsi, poi, sullo sfondo di più ampio respiro nel quale vengono screditati i movimenti conciliari del Vaticano II, la scuola per i poveri (“che se studiano poi diventano architetti, avvocati professori e vi rubano i posti di lavoro“) e tutto quanto abbia sapore di “noiosi” cambiamenti.

Giunti, però, al vertice della parabola dei rimpianti il finale ritorna prepotentemente ad emozioni più personali e coinvolgenti: via gli ideali, via le passioni sociali.

Quello che viene a galla in maniera più intensa (specie se posto in confronto con la “giravolta della prima notte di nozze” di Mario) è il ricordo, più volte abbozzato nel corso del monologo ed ora raccontato con passione a stento repressa, del passaggio che Carmen accetta sulla “turbo rossa” di Franco e del convegno passionale nella pineta.basso-ricci-5-ore-con-mario-21-10-16-ridotta

Ed proprio nel finale del monologo nel quale Carmen lancia a Mario la passionale e drammatica richiesta finale di perdono che si riassume tutto il registro delle interpretazioni teatrali di Luisella che è riuscita ad esprimere pienamente tutte le variegate sfumature di un personaggio complesso e sfaccettato posto di fronte non tanto al compianto marito quanto al riassunto della sua vita.

Un vero e sentito grazie a Luisella e a tutti coloro che hanno collaborato per fornirci una bella occasione di teatro.

Domani “Cinque ore con Mario” con Luisella Basso Ricci

Domani, venerdì 21 ottobre alle ore 21, al TNT – Teatro Nuovo Treviglio (ingresso libero) potremo assistere all’interessante performace teatrale di Luisella Basso Ricci, socia poliedrica della nostra associazione, che torna ad offrirci un personaggio femminile ben delineato colto nel momento dell’esito finale di un matrimonio provocato dalla prematura morte del marito. basso-ricci-5-ore-con-mario-21-10-16-ridottaStiamo parlando del monologo “Cinque ore con Mario” di Miguel Delibes che ci mostrerà la veglia trascorsa da Carmen nella camera ardente dove giace il marito Mario, triste occasione nel corso della quale la donna ripercorrerà le vicende del suo rapporto matrimoniale.

Carmen realizzerà, proprio nel corso della veglia, di aver trascorso una vita coniugale fragile e falsa, intessuta di incomprensioni e insoddisfazioni, nella quale spiccavano la freddezza e la silenziosa riprovazione nei suoi confronti da parte del marito professore, giornalista e intellettuale impegnato.

Si tratta della solita invettiva di moglie contro marito?

Oppure Carmen sta preparando la sua “liberazione” dal gioco coniugale per proseguire la sua vita da vedova “consolabile”?

Lo sapremo solo accettando l’invito di Luisella Basso Ricci che vi attende numerosi al TNT!