NARRATIVA

Un racconto che tocca un tema sociale importante, quello del transgender, di cui molto oggi si parla, forse senza pensare alle difficoltà vissute dai protagonisti per vedere riconosciuto il proprio genere e la propria libertà di vita e di espressione. L’autore tocca con grazia e levità questo problema con un racconto a lieto fine, ma che ci porta alla riflessione sulla società odierna dove l’uguaglianza può essere sbandierata ma non sempre sentita fino in fondo.

Abitavano in una delle villette bifamiliari sorte nel dopoguerra con la rapidità dei funghi, a poche centinaia di metri dal parco delle colline. Una bassa siepe di buxus sempervirens separava i due giardini, dove i fiori mescolavano i loro colori ai profumi delle fragole e dei lamponi, colti appena arrossivano un po’, cosicché ignoravano quale fosse il sapore dei frutti maturi.

Separarsi da un genitore è sempre triste e nel momento del distacco si ripensa al passato, anche per andare a cercare degli errori che ci sollevino dalle nostre responsabilità. E’ quello che fa il protagonista di questa storia, figlio di una famiglia un po’ speciale, dove i genitori, per non contravvenire alla convenienza e alle regole di una becera morale, hanno sacrificato la propria vita e i propri rapporti. L’autore narra con una prosa fluida questo sistema complesso di rapporti familiari, in una giornata particolare, quella in cui consegnerà la propria madre ad una casa di riposo e scoprire, alla fine che quella che sembrava una madre egoista e volitiva, è stata capace di mantenere unita la propria famiglia.

Ho deciso di portare mia madre a Villa Santa Caterina quando scendendo dalle scale dell’androne si è rotta il femore. Non ho più tempo di starle dietro e nemmeno di portarle la spesa. Le infermiere mi hanno assicurato che starà bene e avrà le cure adeguate. Il costo, in fondo, è contenuto.

IL DIAVOLO E L’ACQUASANTA Un racconto tenue e piacevole che pure tocca aspetti drammatici della senilità. In particolare la perdita di memoria che riporta la protagonista ai giorni trascorsi della gioventù. Non ci vuole molto, però, a rendere felice la protagonista. Con questa piacevole narrazione, l’autore ci insegna che basta un po’ di rispetto e di altruismo per far gioire gli anziani e donare loro momenti di felicità.

Nella vita di tutti c’è un “signor Gino” ed io non sono da meno. Me lo sono ritrovato come vicino di casa nella strada dove abito da qualche anno. Non un Gino qualunque, ma una istituzione del quartiere, con i suoi quaranta anni di storia come bidello, testimone, di conseguenza, delle cretinate di gioventù del novanta percento degli abitanti della zona.

I premiati e i menzionati della XXVI edizione del Treville

La giuria della XXVI edizione del concorso letterario nazionale Tre Ville comunica l’elenco dei vincitori e dei menzionati:

NARRATIVA

1° premio BRUNA FRANCESCHINI con l’opera GIANELLA

2° premio ANDREA TANI con l’opera MR. ROBINSON

3° premio STEFANO MINARI con l’opera IL DIAVOLO E L’ACQUASANTA

Menzionati

AURORA CANTINI con l’opera LA BAMBINA CON LE TRECCE

SAVERIO MACCAGNANI con l’opera NATALE AL TEMPO DEL COVID

IVANA SACCENTI con l’opera IL COCKTAIL

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POESIA

1° premio ENRICO SALA con l’opera TRA CAPRIOLE DI FUMO

2° premio TULLIO MARIANI con l’opera A EUGENIO MONTALE

3° premio GIULIO REDAELLI con l’opera TERRA D’INCANTO

Menzionati

ELISABETTA LIBERATORE con l’opera CERTE GUERRE

MASSIMO ZIBORDI con l’opera MOSAICO

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OPERA PUBBLICATA

1° premio FRANCO DI LEO con l’opera TIENTSIN IL GUADO DEL CIELO

Menzionati

ANGELA AMBROSINI con l’opera IL TEMPO RAPPRESO

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NARRATIVA JUNIOR

1° premio ALESSIA PEREGO con l’opera LA GUERRA DI DUE INNAMORATI

Menzionati

ASIA CASPANI con l’opera UNA MENTE LIBERA

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POESIA JUNIOR

1° premio MARZIO CALABRESE con l’opera FOTOGRAMMI 2

Menzionati

GIONA BONOMI con l’opera ALLA MIA VALLE

PIETRO POSSENTI con l’opera CICATRICI

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JUNIOR IN LINGUA INGLESEPremio Amici di Romsey

1° premio IRENE INTROINI con l’opera THE STRENGTH OF THE SOUL

Menzionati

GIULIA INTROINI con l’opera MY FORTUNE

AUGLESIA BIBA con l’opera THE DIRTY MIRROR

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JUNIOR SAGGISTICA

Menzione speciale

BEATRICE GANDINI, MAMTA CHAND, ADELAIDE ZAZIE con l’opera VEDERE CIO’ CHE NON C’E’

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PREMIO SPECIALE SOROPTIMIST

ALESSIA PEREGO con l’opera LA PANCHINA ROSSA

Menzionati

LUCIA TRECCANI con l’opera ORIANA FALLACI

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Tre Ville: la cerimonia di premiazione si avvicina

Il lavoro della giuria del concorso Tre Ville è in dirittura d’arrivo e fra qualche tempo avremo i risultati finali di questa ventiseiesima edizione.
Ecco le informazioni significative riguardo alla cerimonia di premiazione che si terrà
sabato 28 settembre 2024

alle ore 10,30 presso l’Auditorium della Banca Cooperativa di Treviglio

sita in via C. Carcano, 6
Vi terremo prontamente aggiornati sulle prossime fasi del programma.

Tre Ville – un’altra edizione di successo

Il risultato è ancora una volta molto lusinghiero:

  • 83 partecipanti (30 autori Junior)
  • 129 opere (36 opere Junior)
  • 2 nuove sezioni di concorso introdotte

… e adesso inizia l’impegnativo lavoro dei giurati per definire premiati e segnalati che incontreremo nell’ultimo sabato di settembre per la cerimonia di premiazione.

Per la terra e altri poemetti

Il nuovo libro di poesia di Mina D’Agostino sarà presentato al pubblico il prossimo 20 aprile alle ore 16, allo Spazio Hub del Comune di Treviglio, in piazza Garibaldi.

Si tratta della raccolta di alcuni poemetti dedicati in parte alla terra e in parte agli uomini che la abitano anche attraverso il recupero di miti, delle loro storie e delle loro paure.

Per la terra ed altri poemetti”, Zephyro edizioni, è il titolo del libro corredato dalle belle fotografie di Andreina Pasini che firma anche la copertina.

Il volumetto di 114 pagine contiene una ricca prefazione ed una postfazione sull’opportunità di affrontare la poesia con un linguaggio più nobile ma anche più figurativo ed immediato.

Il linguaggio poetico è infatti la dominante di questo libro: la maggior parte dei versi è presentata come un dialogo tra l’io poetante e il pianeta, un dialogo reso più emozionante da una sensazione sottaciuta di addio, dalla dolorosa sensazione di una inevitabile separazione (la morte) per il raggiungimento di nuovi mondi e di nuove vite.

Il secondo livello di lettura comprende le parole, vera ricchezza del genere umano che nel corso del tempo ha saputo articolare il linguaggio per raccontare storie, che rallegrano, che spiegano il mistero della vita, che inducono ad obbedire, produrre, credere. Attraverso queste storie il genere umano, grande raccoglitore di cose, simboli, oggetti, ha saputo vivere, sopravvivere, dominare.

I miti occupano la parte ultima della lettura di questo poemetto. Quella forse più riflessiva; I miti sono le argomentazioni cui fanno ricorso poeti, scrittori e artisti, per spiegare i segreti della vita, il senso delle loro angosce. I loro sogni.

Le parole che esprimiamo” afferma l’autrice “le storie che raccontiamo rimangono incise nel continuo divenire della terra. Ecco, quindi, il senso di questo particolare dialogo, quello di fissare una sensazione, un cenno di conoscenza, un’emozione e trasmetterla all’umanità che ci seguirà”.

Per la presentazione di questa opera, la nostra Associazione, unitamente alla casa editrice, ha voluto predisporre un pomeriggio di musica e letture poetiche.

Il libro sarà presentato dal giornalista Amanzio Possenti, direttore de “Il popolo cattolico”, alcune poesie saranno lette da Luisella Basso Ricci e le immagini saranno presentate da Andreina Pasini.

L’Accademia musicale di Treviglio avrà il compito di offrire il proprio contributo musicale a questa manifestazione: si esibiranno al pianoforte Tomas De Felice, allievo dell’Accademia, e alla chitarra la docente Valentina Gatti.

“Donne e leggi in Italia – Promemoria” di Rosangela Pesenti

Rosangela Pesenti, storica, antropologa e attivista UDI, nell’incontro presso l’Auser di Treviglio, ha chiarito in modo esemplare e con un dialogo partecipato con il pubblico come e quanto sia complessa la strada verso una reale ed efficace applicazione dei diritti sociali e politici dell’universo femminile.

Il cammino è partito da lontano, come si apprende sfogliando il libro “Donne e leggi in Italia Promemoria” – edizioni “Il filo di Arianna“.

E si può tranquillamente affermare che si tratta di una “partenza falsa” se consideriamo che la prima legge che voleva normare il mondo femminile emanata nel 1861, a Stato unitario appena costituito, era una legge che si “preoccupava” di regolarizzare la prostituzione con l’obiettivo finale che “una donna dichiarata prostituta” non potesse più liberarsi del marchio infamante che veniva addirittura trascritto sui documenti personali di identificazione.

Si tratta di un libro che l’autrice ha scritto quasi “per inerzia” e che è il frutto di un lavoro di preparazione di corsi scolastici e di eventi formativi che Rosangela Pesenti ha sviluppato nel corso degli anni di attività ed impegno socio-politico per ribadire il messaggio fondamentale che “la libertà delle donne rinasce sempre perché è civiltà“.

La considerazione finale che l’intervento dell’autrice ci lascia è che: “Abbiamo l’obbligo di coltivare speranze” anche di fronte ai problemi che ricorrentemente ci vengono presentati dal quotidiano vivere.

Dobbiamo, quindi, essere tutti parte attiva nel cambiamento che è necessario portare avanti perché non possiamo accettare, consciamente o inconsciamente, il pensiero di Ismene, sorella di Antigone, che ricordava alla sorella che “siamo nate donne e contro gli uomini non possiamo combattere” e che “E’ necessario obbedirgli a costo di dolori anche più grandi.”

Poesia, arti grafiche ed editoria d’arte

Dimenticando per un pomeriggio le brutte notizie che ci circondano, sabato 1 marzo, abbiamo potuto parlare di poesia ed arte allo spazio Hub di Piazza Garibaldi nell’incontro “Tra arte e poesia”.

Gli ospiti relatori, invitati per l’occasione dall’ Associazione culturale Clementina Borghi, erano Luciano Ragozzino, milanese, incisore ed editore d’arte e Alessandro Ardigò, trevigliese, autore di libri di poesia e responsabile della rivista “Radici digitali.eu”.

Di fronte ad un pubblico partecipe ed interessato abbiamo cercato di affrontare la stretta relazione tra la poesia lirica e le immagini che la sostengono e ne evidenziano il senso o il significato. Perché la poesia va soprattutto capita oltre che amata.

Per questo ci è sembrato importante presentare al pubblico l’esperienza di Luciano Ragozzino, nato biologo, diventato disegnatore, incisore, acquarellista e oggi editore di “plaquettes” o libri d’autore, finemente realizzati con carta filigranata e di grande qualità artistica.

Le edizioni di Ragozzino portano il nome “Il ragazzo innocuo” e tutte hanno incisioni o acqueforti sia in copertina che all’interno.

L’editore invita, infatti, gli autori a cimentarsi con un’incisione creata da loro e sono molti quelli che ci hanno provato, da Loi ad Alda Merini e a Ferlinghetti, affascinato da questa forma di editoria, una volta che era di passaggio a Milano.

L’ultimo autore de “Il ragazzo innocuo” è il giovane poeta Alessandro Ardigò, che ha donato al pubblico presente la lettura delle tre plaquettes che costituiscono “Tre mesi”.

Un libro prezioso che presenta in copertina un pesce quasi spezzato nel suo stesso guizzo, opera dell’editore e all’interno un bosco di betulle occhiute, opera di Ardigò, tronchi che ci guardano silenziosi, mentre i tre mesi primaverili, marzo, aprile e maggio, scorrono leggeri e melanconici verso la fine che attende tutti gli eventi, tutte le cose, tutte le persone.

Le foto sono opera della nostra socia Andreina Pasini che arricchisce il nostro lavoro con le sue belle immagini.

Tra libri d’arte e poesia

Sarà un pomeriggio dedicato all’arte e alla poesia, quello in cui l’Associazione culturale Clementina Borghi riprenderà gli incontri con il pubblico: sabato 2 marzo alle 16 allo Spazio Hub in piazza Garibaldi.

Il tema dell’incontro-dialogo sarà “Tra libri d’arte e poesia” e Mina D’Agostino dialogherà con Luciano Ragozzino, editore ed artista incisore milanese che, tra i tanti, ha curato libri per Alda Merini, Lawrence Ferlinghetti e Franco Loi e Alessandro Ardigò, docente di letteratura italiana nella nostra città, poeta e critico letterario, responsabile della rivista RadiciDigitali.eu.

Luciano Ragozzino è un incisore ed editore, oltre che un noto ed originale artista milanese.; nella sua casa editrice di via Guinizelli si alternano artisti del torchio, delle incisioni e delle acque forti con scrittori e poeti. Se da artista, Ragozzino è meticoloso ma anche ironico e disincantato, da editore persegue la via del bello, scegliendo con meticolosa cura i poeti che cimentandosi anche con il disegno andranno a far parte della collana “Il ragazzo innocuo”, gli altri fanno parte di altre “Fuori-collana” con acqueforti e immagini dello stesso editore.

La poesia, l’incisione, le acqueforti, sono state da sempre la passione di questo artigiano/artista che ha alternato il lavoro di biologo agli studi a Brera e alle Civiche Arti Incisorie. La passione per la stampa è arrivata dopo, acquistando una vecchia stamperia e continuando a pubblicare libri nella vecchia maniera, le incisioni e le parole, utilizzando i caratteri mobili. Ma l’eleganza e la passione per un lavoro che viene fuori dall’anima e lentamente si concretizza pagina per pagina in una piccola opera d’arte, che sia una poesia o un disegno, sono il risultato più bello di questa esperienza.

L’ultima “perla” è “Tre mesi” di Alessandro Ardigò, pubblicato nel settembre dello scorso anno, un’opera particolare per la sua completezza e la particolare veste grafica: si tratta di una piccola raccolta poetica, in 44 esemplari, una “plaquette” di sole quattro poesie stampate a mano e un’acquaforte realizzata dallo stesso autore. E’ come se il poeta avesse catturato alcuni momenti in uno spazio di tempo ridotto, uno spazio sospeso, dove l’esistenza si svolge nella sua fragilità.

Si tratta di un libro raro”, afferma Mina D’Agostino, Presidente dell’Associazione Clementina Borghi, “Abbiamo voluto presentare al pubblico trevigliese un’esperienza a suo modo originale, ma anche un libro elegante con poche poesie e poche pagine che ci portano a riflettere profondamente”.

“Tre mesi” è sicuramente il risultato del connubio di due artisti particolari, di un incisore e di un poeta, di uno che lavora con le immagini e di uno che vuole dare essenza al verso. Il prodotto non poteva che essere una piccola meraviglia, che la poesia merita con la sua gentilezza e la sua eleganza.