Pinuccia D’Agostino, poetessa e non casualmente Presidente della nostra associazione, ci offre una riflessione su due vincitori di Premio Strega ai quali ci sentiamo particolarmente legati:
“Vivian Lamarque ha vinto quest’anno il Premio Strega con la raccolta di poesie “L’amore da vecchia”.
Non ho potuto fare a meno di ricordare l’incontro con questa poetessa, organizzato nel 2013 dalla nostra associazione alla Biblioteca Civica di Treviglio. Era un giorno primaverile sconfitto da un terribile temporale pomeridiano.
Vivian Lamarque venne da Milano: una minuta signora semplice con un grande ombrello in mano. La presentavamo in due, io e Maria Gabriella Bassi.
Alle prime parole, questa piccola signora ci conquistò parlandoci delle poesie che aveva scritto e pubblicato per Mondadori, della sua vita, dei nodi irrisolti della sua esistenza che però diventavano nelle sue mani una limpida materia poetica.
Mentre parlava io pensavo ad una eredità lirica pascoliana che appariva dai suoi versi solo apparentemente semplice, ma nello stesso tempo mi emozionavo perché capivo con quanta semplicità questa poetessa sapesse scrivere versi sulle questioni esistenziali più profonde.
Da Vivian Lamarque ho imparato una cosa: che non si è mai soddisfatti del proprio lavoro, ma che per i poeti questo significa andare avanti e non rinunciare mai a scrivere.
Oggi siamo davvero orgogliosi di aver potuto annoverare tra i nostri ospiti una poetessa che ha poi vinto la prima edizione di poesia del Premio Strega. Se la prima edizione del premio è andata alla Lamarque, significa che la poetessa e traduttrice valdese è un punto di riferimento importante nel panorama letterario e poetico italiano.
“La poesia parte al singolare – ha detto durante l’incontro Vivian – ma noi speriamo sempre che sia raccolta al plurale, che si espanda e sia rivissuta nell’animo e nella mente di chi la sente “sua”.”
Pochi mesi dopo, Vivian Lamarque è stata intervistata dal gruppo Treviglio Poesia.
Ma procedendo nella carrellata dei “nostri” premi Strega, non posso fare a meno di ricordare Antonio Scurati che proprio a Treviglio per Clementina Borghi presentò alcune delle sue opere a sfondo storico.
Scurati che anni addietro aveva insegnato a Treviglio al Liceo Weil per un breve tempo prima di diventare dovente all’ Università di Bergamo e poi allo IULM, tornò molto volentieri nella nostra città.
Era il 2012, il premio lo avrebbe vinto nel 2019 per M, alla LXXIII edizione dello Strega, ma quando venne a Treviglio aveva già vinto un Premio Campiello.
Ma sfogliando le pagine delle presentazioni degli autori, troviamo altri nomi noti, come Massimo Cacciari, Aldo Cazzullo che proprio a Treviglio ha presentato un suo libro sull’arte, Marco Balzano, già candidato allo Strega e vincitore del Premio Campiello con “L’ultimo arrivato”, opera che l’autore presentò a Treviglio nel 2016.”
Dopo l’attenta riflessione di Pinuccia possiamo quindi affermare che:
“Con l’Associazione culturale Clementina Borghi siete sempre in buona compagnia!”