Le opere premiate al XXV Tre Ville – Narrativa Junior

Il premio per la sezione Narrativa Junior è stato assegnato ad Amelia Brunialti, giovane maremmana di Monterotondo Marittimo, allieva di terza liceo classico che ama la natura, ama leggere e scrivere e ha già pubblicato due libri “A di Amelia” e “Storia di una bottiglietta d’acqua”.

Ecco le foto della premiazione ed il testo dell’opera:

Le opere premiate al XXV Tre Ville – Narrativa Junior in lingua inglese

La prima, in ordine di tempo, ad essere premiata nella cerimonia finale del Tre Ville è stata Emanuela Pasciuti, allieva della quinta F del Liceo linguistico Galilei di Caravaggio, per l’opera Dreamers.

Ecco le foto della premiazione ed il testo dell’opera

Quadri di … una premiazione

La premiazione di un concorso letterario con più di ottanta partecipanti … di tutte le età e più di centocinquanta opere da valutare presenta aspetti diversi e meritevoli di essere … esposti.

Dopo aver parlato dei contributi artistici apportati dai giovani musicisti e dalle attrici che hanno letto le poesia premiate, un giusto e meritato quadro va dedicato a Daniela Invernizzi che ha magistralmente guidato e proposto le varie fasi della cerimonia dando il giusto ritmo al susseguirsi di presenze sul palcoscenico del TNT.

Il tutto sempre con il sorriso a rafforzare le parole di presentazione …

… e anche a Daniela, che oltre ad aver guidato la premiazione, è stata membro della giuria un arrivederci alla XXVI edizione del Premio letterario Tre Ville.

Una collaborazione che dura negli anni

La collaborazione di Clementina Borghi con il l’Associazione Soroptimist di Treviglio Pianura Bergamasca dura e si consolida di anno in anno.

Anche per la XXV edizione del Tre Ville il club Soroptimist ha voluto premiare e segnalare opere che, come da obiettivo primario del club, meglio valorizzino il ruolo della donna nella famiglia, nel lavoro, nella società e negli affetti.

Il vincitore del premio 2023 è stato Dionigi Mainini con l’opera “I meno della signora Iole“. La giuria ha segnalato come opera degna di citazione di merito il racconto “La levatrice” di Ubaldo Busolin.

A premiare gli autori prescelti è stata Monica Bussini presidente del club di Treviglio, socia di Clementina Borghi e membro della giuria del Treville.

La consegna dell’attestato di merito a Ubaldo Busolin.

Il vincitore, Dionigi Mainini non ha potuto presenziare alla premiazione

I ringraziamenti artistici del Tre Ville

Dopo i ringraziamenti organizzativi e istituzionali è il momento di mettere in evidenza i ringraziamenti artistici. Sono interventi che danno vita ed emozione ad una cerimonia che non deve ridursi soltanto alla presentazione al pubblico dei premiati e dei menzionati.

Nella scaletta della cerimonia, il primo inserto artistico è stato quello dei giovani musicisti Anya Tardani e Davide Ravasi. Due giovani esecutori, componenti dell’orchestra di Associazione musica per passione, che hanno eseguito un pezzo mozartiano.

La sezione poesia nel suo complesso è un regno incontrastato per le attrici che declamano le opere premiate.

Consuetudine pluriennale è che questa parte della cerimonia di premiazione veda come interprete di continuità artistica Luisella Basso Ricci , nostra socia storica, che di anno in anno invita un’altra artista o un altro attore per completare il duetto di voci che declamano.

Quest’anno, accanto a Luisella abbiamo ascoltato Gabriella Lanceni che ha dato voce a due opere premiate con incisività e precisione.

Entrambe le attrici hanno fatto apprezzare al pubblico presente in modo particolare le opere di due giovanissime Viola Ciocca e Giulia Manzoni

Luisella Basso Ricci con Viola Ciocca

Gabriella Lanceni con Giulia Manzoni

La cerimonia di premiazione della XXV edizione del Concorso letterario nazionale Tre Ville

Per i soci dell’ Associazione Clementina Borghi preparare e condurre a termine il concorso letterario nazionale Tre Ville è l’attività più importante e impegnativa dell’anno sociale.

Trepidazioni, timori e affanni si presentano in tutte le fasi fino a quando arriva il momento della premiazione dei vincitori e della presentazione dei menzionati.

In quella sede e in quei momenti abbiamo la possibilità di conoscere i vincitori e i menzionati che palesano al pubblico le loro timidezze, le gioie, e la soddisfazione nel veder riconosciuta e premiata la loro creatività.

E’ quello che si è riproposto, per la venticinquesima edizione del concorso, sabato 30 settembre u.s. al Teatro TNT della nostra città.

Così, guardando oltre al pur importante elenco ufficiale, abbiamo conosciuto la serietà ammantata da un leggero impaccio di tutti gli Junior premiati: Emanuela Pasciuti, Alice Dozio, Amelia Brunialti, Viola Ciocca, Giona Bonomi e Giulia Manzoni. Tutti autori giovani ma come classificare semplicemente come Junior le giovanissime Viola Ciocca, e Giulia Manzoni, rispettivamente di undici e nove anni?

Abbiamo poi conosciuto vincitori alla prima partecipazione come, tra gli altri, Martina Mangili, vincitori seriali come Egizia Malatesta e vincitori come Leonardo Donà che dopo aver ottenuto il primo premio nella sezione Poesia Junior nel 2017 ha vinto il secondo premio tra i “grandi” nel 2023.

Tra gli ottantacinque concorrenti le cui provenienze spaziano dall’arco alpino fino a Puglia e Sicilia, con un “tocco internazionale” grazie alla partecipazione di due concorrenti svizzeri del Canton Ticino si trovano, quindi, storie diverse e tutte interessanti.

E tra i concorrenti prima citati sono da menzionare egualmente il vincitore e il menzionato del Premio Speciale della Associazione Soroptimist Treviglio Pianura Bergamasca, associazione che da molti anni collabora con Clementina Borghi, dando risalto all’opera che meglio valorizza il ruolo della donna nella famiglia, nel lavoro, nella società e negli affetti.

Daniele Mainini è il vincitore e Ubaldo Busolin ha ricevuto la menzione di merito.

Per concludere dobbiamo, doverosamente, passare ai ringraziamenti il primo dei quali spetta ai giurati che hanno valutato ben 152 opere nel corso dell’estate.

Tutto quanto sopra raccontato, però, sarebbe stato molto difficile da portare a compimento senza il fattivo aiuto dell’Amministrazione comunale, padrona di casa al TNT, il cui saluto è stato portato dal Sindaco Imeri e dalla vice Sindaco Prandina e senza il contributo concreto della BCC di Treviglio, rappresentata in questa occasione dal Vice direttore generale, dottor Massimo Brusoni.

Abbiamo finito! Qualche giorno di riposo e poi pronti a partire per la XXVI edizione del nostro concorso!

Da Treviglio a Lisbona: Il progetto The Economy of Francesco tradotto in portoghese

Il volume The Economy of Francesco. Un Glossario per riparare il linguaggio dell’economia (Città Nuova, 2022), curato da Stefano Rozzoni insieme a Plinio Limata, è stato tradotto in lingua portoghese e presentato nel contesto delle iniziative della Giornata Mondiale della Gioventù tenutasi a Lisbona dal 1 al 6 agosto scorsi.

Nel volume c’è anche un po’ di Treviglio, considerando che il libro è stato ispirato da un progetto PCTO realizzato presso l’ISIS G. Oberdan di Treviglio negli scorsi anni scolastici, in collaborazione con l’Associazione Clementina Borghi.

Al progetto hanno partecipato studenti e studentesse dell’istituto trevigliese realizzando un glossario multimediale disponibile al sito www.unglossariopereof.it. Attraverso questa iniziativa gli studenti hanno potuto riflettere su alcune delle principali sfide economiche del presente, proponendo rivisitazioni in chiave etica di alcuni concetti chiave del discorso economico, basandosi sull’idea di un’economia che esplora il valore etimologico del termine: la gestione della casa comune.

La traduzione del volume è stata presentata presso la Universidade Católica Portuguesa di Lisbona, sede di uno degli interventi del Pontefice durante la GMG, alla presenza del Vicerettore José Manuel Pereira De Almeida e ad alcuni dei 34 autori e autrici internazionali che hanno partecipato al progetto editoriale.

Il libro contiene molteplici saggi che affrontano con altrettante parole chiave (imprenditorialità, valore, povertà, capitalismi…) alcuni temi rilevanti dell’oggi per ripensare il modello capitalistico dominante in forme più etiche, inclusive, e pluraliste.

La rilevanza della necessità di avviare un vero e proprio cambiamento paradigmatico nel modo di concepire e praticare l’economia si legge nell’introduzione firmata dal Prof. Stefano Zamagni che sottolinea come “Aver dimenticato il fatto che non è sostenibile una società di umani in cui si estingue il senso di fraternità e in cui tutto si riduce, per un verso, a migliorare le transazioni di mercato basate sullo scambio di equivalenti e, per l’altro verso, a perfe­zionare i meccanismi di intervento dell’ente pubblico per via di comando, ci dà conto del perché non si sia ancora addivenuti a prefigurare una credibile via di uscita dalle serie difficoltà del momento, nonostante la qualità delle forze intellettuali in cam­po.”
La versione italiana del volume è disponibile nelle librerie.

“WEILIERO”, una scuola con il vento in poppa

Nel corso dei diversi incontri tra la nostra Associazione e gli allievi del Liceo Weil di Treviglio (incontro con l’autore di Polemos, Gianfrancesco Turano, e gli approfondimenti su “Il valore della parola” e Il testo argomentativo) siamo venuti a conoscenza di una nuova bella iniziativa degli alunni del liceo: si tratta del “Weiliero”, il periodico gestito interamente dagli alunni che si cimentano nel campo del giornalismo, del racconto della poesia, della grafica e del disegno.

La redazione non lesina sui colori, così le pagine sono tutte colorate con tinte forti e con immagini che sempre richiamano il mondo degli adolescenti, fatto di cartoon, messaggini, di spot pubblicitari, di web.

Per noi adulti, adolescenti di altre epoche, il “Weiliero” si esprime proprio con il linguaggio dei giovani e affronta temi importanti che non sempre appartengono alle materie di studio ma anche al vivere quotidiano, e questo ci fa capire quanta capacità critica abbiano questi ragazzi liceali e l’originalità del loro pensiero.

Sfoglio il numero di Marzo del giornalino e trovo un articolo sul nucleare, uno sul marketing con informazioni utili a non farsi sopraffare dalla logica del consumismo, belle interpretazioni sui miti (Orfeo ed Euridice) con delle divagazioni sull’amore, il tutto, come si dice in gergo giornalistico, ben condito da immagini ed impaginazioni decise, opera di Marzio Calabrese e della redazione che lo accompagna: Giulia Donnarumma, Sofia Convertini, Sara Elansary, con il coordinamento di Roberto Sanna.

Viene da chiedersi: quanto recepiscono i ragazzi dalle materie di studio, come elaborano queste nozioni e con quale spirito affronteranno la vita?

Bene, “Weiliero” ci rivela qualcosa: l’originalità, l’allegria e il disincanto, una solidità di sentimenti che passa attraverso la musica, le immagini e i videogiochi. Il futuro, insomma, e una nuova società con valori sicuramente diversi.

La dimostrazione? La troverete in questa poesia di Nicol Milan Milan che volentieri pubblichiamo:

Il bosco diffuso: un progetto nuovo e concreto

E’ con grande interesse che l’Associazione Clementina Borghi ha visto nascere e crescere “Il bosco diffuso” un’iniziativa partita da MatExplora che in breve tempo si è arricchita di altre compartecipazioni, tra cui la nostra.

La nostra associazione sarà quindi presente a partire dal prossimo mese di aprile nelle serie continuativa di questi progetti assieme a: MatExplora, capofila del Progetto , Amministrazione Città di Treviglio, alcuni Istituti scolastici della città, la Biblioteca civica, L’Associazione “Reading”, “Amici di Romsey” (che si occuperà della cura dei Giardini del Gemellaggio tra Treviglio e Romsey,) gli Amici del Roccolo, a cui è affidato il “Laboratorio sul Campo” con studio della biodiversità e delle specie autoctone.

Le scuole cittadine che hanno aderito all’iniziativa sono: Istituto Superiore Archimede – Indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie, Istituto Agrario Statale “G. Cantoni”, ISIS Zenale e Butinone – Indirizzo Tecnico in Grafica e Comunicazione, ISIS G. Oberdan – Indirizzo Economico.

Il bosco diffuso” parte da un principio molto semplice:

se in una città il bosco non esiste, lo si fa crescere in ogni spazio verde esistente, creando così piccoli esemplari di vegetazione che saranno molto utili per il mantenimento e il ripristino di un ecosistema quanto mai degradato.

Tra i prossimi obiettivi de “Il bosco diffuso”, vanno annoverate iniziative davvero importanti ed utili a realizzare una vera e propria coscienza ambientale e ad affrontare, almeno per quanto concerne l’ambito cittadino, il mondo vegetale, l’aria e l’acqua.

Nel prossimo mese di aprile saranno realizzate le analisi dell’aria per la presenza di ossido di azoto, polveri sottili PM10, CO2 e i dati raccolti saranno elaborati e presentati in maggio con documentazione fotografica delle diverse operazioni di laboratorio.

Per quanto concerne i parchi cittadini, i ragazzi hanno già ottenuto le mappe dall’Ufficio Tecnico del Comune e stanno realizzando la necessaria documentazione fotografica con classificazione del terreno e della fascia di appartenenza delle piante.

Prima che termini l’anno scolastico verranno avanzate proposte per implementare il verde pubblico e la presenza di alberi in città. A novembre si passerà alla fase operativa per la realizzazione e il miglioramento del parchi, iniziando proprio dai Giardini di Romsey.

Il bosco diffuso” è proprio un bel progetto, al quale i soci di Clementina Borghi sono lieti di partecipare, ringraziando innanzitutto la nostra socia Andreina Pasini che con tanta energia sta lavorando per la riuscita di questo progetto, un progetto che, ci auguriamo, possa durare nel tempo.

L’epopea di Coppi rivissuta attraverso i libri di Zanenga e Maietti

Un pomeriggio di racconto e di ricordo sulle imprese sportive, la personalità e l’importanza, anche sociale, del personaggio Fausto Coppi a distanza di decenni dalla sua scomparsa: è stata la bella esperienza vissuta da un numeroso gruppo di appassionati che hanno affollato la sala Auser di Treviglio per la presentazione dei due volumi “Il libro dei libri due” di Ezio Zanenga e “Ah perché non son io col cacciatore?” di Andrea Manetti.

Si è così partiti, guidati impeccabilmente dalla mano sicura di Sergio Meda, verso l’esplorazione del mito Fausto Coppi passando attraverso ricordi, testimonianze dirette e approfondimenti letterari che hanno delineato in modo vivace e appassionante le imprese sportive e la vita del Campionissimo.

E siamo, quindi, passati dalla tassonomia di Gian Paolo Ormezzano che ha chiarito che “Eddy è il più forte di tutti i tempi, anche se Coppi resterà il più grande” ai ricordi e alle ricostruzioni, in mancanza di dati incontrovertibili, di Andrea Maietti riguardo alla mitica bottiglia di champagne che sarebbe stata offerta da Ernest Hemingway a Fausto Coppi nel corso di un, quasi furtivo, incontro all’Harrys bar di Venezia.

E a seguire, le testimonianze di Walter Avogadri, il saluto via telefono di Tista Baronchelli, i ricordi personali e matrimoniali di Ezio Zanenga sul Ghisallo, la coperta di Pagin a Coppi, prigioniero di guerra in Africa, con 40° di febbre, le letture, effettuate da Alberto Calvi, di pezzi scritti da Brera, Buzzati, Pastonesi, Vergani e Alda Merini.

E per concludere la cavalcata di ricordi, non poteva mancare anche un po’ di sapore trevigliese ritrovato nelle storie di Coppi.

Come racconta Ezio Zanenga, nel corso di una delle visite annuali a Castellania del Club Amici di Fausto Coppi di Treviglio, il figlio del Campionissimo, Faustino, sentendo citare la nostra città raccontò del ricordo piacevole di un panettone proveniente, appunto, da Treviglio che ogni anno veniva regalato al padre.

Ezio si attivò immediatamente e da quell’anno il panettone della Pasticceria Maggi il cui titolare, Emilio, era appassionatissimo di ciclismo, arriva ogni anno a casa Coppi.

… e ci fermiamo qui, altrimenti con tutto quello che ci sarebbe da dire sul Campionissimo non basterebbero i Giga Byte del nostro sito