Una collaborazione che dura negli anni

La collaborazione di Clementina Borghi con il l’Associazione Soroptimist di Treviglio Pianura Bergamasca dura e si consolida di anno in anno.

Anche per la XXV edizione del Tre Ville il club Soroptimist ha voluto premiare e segnalare opere che, come da obiettivo primario del club, meglio valorizzino il ruolo della donna nella famiglia, nel lavoro, nella società e negli affetti.

Il vincitore del premio 2023 è stato Dionigi Mainini con l’opera “I meno della signora Iole“. La giuria ha segnalato come opera degna di citazione di merito il racconto “La levatrice” di Ubaldo Busolin.

A premiare gli autori prescelti è stata Monica Bussini presidente del club di Treviglio, socia di Clementina Borghi e membro della giuria del Treville.

La consegna dell’attestato di merito a Ubaldo Busolin.

Il vincitore, Dionigi Mainini non ha potuto presenziare alla premiazione

I ringraziamenti artistici del Tre Ville

Dopo i ringraziamenti organizzativi e istituzionali è il momento di mettere in evidenza i ringraziamenti artistici. Sono interventi che danno vita ed emozione ad una cerimonia che non deve ridursi soltanto alla presentazione al pubblico dei premiati e dei menzionati.

Nella scaletta della cerimonia, il primo inserto artistico è stato quello dei giovani musicisti Anya Tardani e Davide Ravasi. Due giovani esecutori, componenti dell’orchestra di Associazione musica per passione, che hanno eseguito un pezzo mozartiano.

La sezione poesia nel suo complesso è un regno incontrastato per le attrici che declamano le opere premiate.

Consuetudine pluriennale è che questa parte della cerimonia di premiazione veda come interprete di continuità artistica Luisella Basso Ricci , nostra socia storica, che di anno in anno invita un’altra artista o un altro attore per completare il duetto di voci che declamano.

Quest’anno, accanto a Luisella abbiamo ascoltato Gabriella Lanceni che ha dato voce a due opere premiate con incisività e precisione.

Entrambe le attrici hanno fatto apprezzare al pubblico presente in modo particolare le opere di due giovanissime Viola Ciocca e Giulia Manzoni

Luisella Basso Ricci con Viola Ciocca

Gabriella Lanceni con Giulia Manzoni

La cerimonia di premiazione della XXV edizione del Concorso letterario nazionale Tre Ville

Per i soci dell’ Associazione Clementina Borghi preparare e condurre a termine il concorso letterario nazionale Tre Ville è l’attività più importante e impegnativa dell’anno sociale.

Trepidazioni, timori e affanni si presentano in tutte le fasi fino a quando arriva il momento della premiazione dei vincitori e della presentazione dei menzionati.

In quella sede e in quei momenti abbiamo la possibilità di conoscere i vincitori e i menzionati che palesano al pubblico le loro timidezze, le gioie, e la soddisfazione nel veder riconosciuta e premiata la loro creatività.

E’ quello che si è riproposto, per la venticinquesima edizione del concorso, sabato 30 settembre u.s. al Teatro TNT della nostra città.

Così, guardando oltre al pur importante elenco ufficiale, abbiamo conosciuto la serietà ammantata da un leggero impaccio di tutti gli Junior premiati: Emanuela Pasciuti, Alice Dozio, Amelia Brunialti, Viola Ciocca, Giona Bonomi e Giulia Manzoni. Tutti autori giovani ma come classificare semplicemente come Junior le giovanissime Viola Ciocca, e Giulia Manzoni, rispettivamente di undici e nove anni?

Abbiamo poi conosciuto vincitori alla prima partecipazione come, tra gli altri, Martina Mangili, vincitori seriali come Egizia Malatesta e vincitori come Leonardo Donà che dopo aver ottenuto il primo premio nella sezione Poesia Junior nel 2017 ha vinto il secondo premio tra i “grandi” nel 2023.

Tra gli ottantacinque concorrenti le cui provenienze spaziano dall’arco alpino fino a Puglia e Sicilia, con un “tocco internazionale” grazie alla partecipazione di due concorrenti svizzeri del Canton Ticino si trovano, quindi, storie diverse e tutte interessanti.

E tra i concorrenti prima citati sono da menzionare egualmente il vincitore e il menzionato del Premio Speciale della Associazione Soroptimist Treviglio Pianura Bergamasca, associazione che da molti anni collabora con Clementina Borghi, dando risalto all’opera che meglio valorizza il ruolo della donna nella famiglia, nel lavoro, nella società e negli affetti.

Daniele Mainini è il vincitore e Ubaldo Busolin ha ricevuto la menzione di merito.

Per concludere dobbiamo, doverosamente, passare ai ringraziamenti il primo dei quali spetta ai giurati che hanno valutato ben 152 opere nel corso dell’estate.

Tutto quanto sopra raccontato, però, sarebbe stato molto difficile da portare a compimento senza il fattivo aiuto dell’Amministrazione comunale, padrona di casa al TNT, il cui saluto è stato portato dal Sindaco Imeri e dalla vice Sindaco Prandina e senza il contributo concreto della BCC di Treviglio, rappresentata in questa occasione dal Vice direttore generale, dottor Massimo Brusoni.

Abbiamo finito! Qualche giorno di riposo e poi pronti a partire per la XXVI edizione del nostro concorso!

Da Treviglio a Lisbona: Il progetto The Economy of Francesco tradotto in portoghese

Il volume The Economy of Francesco. Un Glossario per riparare il linguaggio dell’economia (Città Nuova, 2022), curato da Stefano Rozzoni insieme a Plinio Limata, è stato tradotto in lingua portoghese e presentato nel contesto delle iniziative della Giornata Mondiale della Gioventù tenutasi a Lisbona dal 1 al 6 agosto scorsi.

Nel volume c’è anche un po’ di Treviglio, considerando che il libro è stato ispirato da un progetto PCTO realizzato presso l’ISIS G. Oberdan di Treviglio negli scorsi anni scolastici, in collaborazione con l’Associazione Clementina Borghi.

Al progetto hanno partecipato studenti e studentesse dell’istituto trevigliese realizzando un glossario multimediale disponibile al sito www.unglossariopereof.it. Attraverso questa iniziativa gli studenti hanno potuto riflettere su alcune delle principali sfide economiche del presente, proponendo rivisitazioni in chiave etica di alcuni concetti chiave del discorso economico, basandosi sull’idea di un’economia che esplora il valore etimologico del termine: la gestione della casa comune.

La traduzione del volume è stata presentata presso la Universidade Católica Portuguesa di Lisbona, sede di uno degli interventi del Pontefice durante la GMG, alla presenza del Vicerettore José Manuel Pereira De Almeida e ad alcuni dei 34 autori e autrici internazionali che hanno partecipato al progetto editoriale.

Il libro contiene molteplici saggi che affrontano con altrettante parole chiave (imprenditorialità, valore, povertà, capitalismi…) alcuni temi rilevanti dell’oggi per ripensare il modello capitalistico dominante in forme più etiche, inclusive, e pluraliste.

La rilevanza della necessità di avviare un vero e proprio cambiamento paradigmatico nel modo di concepire e praticare l’economia si legge nell’introduzione firmata dal Prof. Stefano Zamagni che sottolinea come “Aver dimenticato il fatto che non è sostenibile una società di umani in cui si estingue il senso di fraternità e in cui tutto si riduce, per un verso, a migliorare le transazioni di mercato basate sullo scambio di equivalenti e, per l’altro verso, a perfe­zionare i meccanismi di intervento dell’ente pubblico per via di comando, ci dà conto del perché non si sia ancora addivenuti a prefigurare una credibile via di uscita dalle serie difficoltà del momento, nonostante la qualità delle forze intellettuali in cam­po.”
La versione italiana del volume è disponibile nelle librerie.

“WEILIERO”, una scuola con il vento in poppa

Nel corso dei diversi incontri tra la nostra Associazione e gli allievi del Liceo Weil di Treviglio (incontro con l’autore di Polemos, Gianfrancesco Turano, e gli approfondimenti su “Il valore della parola” e Il testo argomentativo) siamo venuti a conoscenza di una nuova bella iniziativa degli alunni del liceo: si tratta del “Weiliero”, il periodico gestito interamente dagli alunni che si cimentano nel campo del giornalismo, del racconto della poesia, della grafica e del disegno.

La redazione non lesina sui colori, così le pagine sono tutte colorate con tinte forti e con immagini che sempre richiamano il mondo degli adolescenti, fatto di cartoon, messaggini, di spot pubblicitari, di web.

Per noi adulti, adolescenti di altre epoche, il “Weiliero” si esprime proprio con il linguaggio dei giovani e affronta temi importanti che non sempre appartengono alle materie di studio ma anche al vivere quotidiano, e questo ci fa capire quanta capacità critica abbiano questi ragazzi liceali e l’originalità del loro pensiero.

Sfoglio il numero di Marzo del giornalino e trovo un articolo sul nucleare, uno sul marketing con informazioni utili a non farsi sopraffare dalla logica del consumismo, belle interpretazioni sui miti (Orfeo ed Euridice) con delle divagazioni sull’amore, il tutto, come si dice in gergo giornalistico, ben condito da immagini ed impaginazioni decise, opera di Marzio Calabrese e della redazione che lo accompagna: Giulia Donnarumma, Sofia Convertini, Sara Elansary, con il coordinamento di Roberto Sanna.

Viene da chiedersi: quanto recepiscono i ragazzi dalle materie di studio, come elaborano queste nozioni e con quale spirito affronteranno la vita?

Bene, “Weiliero” ci rivela qualcosa: l’originalità, l’allegria e il disincanto, una solidità di sentimenti che passa attraverso la musica, le immagini e i videogiochi. Il futuro, insomma, e una nuova società con valori sicuramente diversi.

La dimostrazione? La troverete in questa poesia di Nicol Milan Milan che volentieri pubblichiamo:

Il bosco diffuso: un progetto nuovo e concreto

E’ con grande interesse che l’Associazione Clementina Borghi ha visto nascere e crescere “Il bosco diffuso” un’iniziativa partita da MatExplora che in breve tempo si è arricchita di altre compartecipazioni, tra cui la nostra.

La nostra associazione sarà quindi presente a partire dal prossimo mese di aprile nelle serie continuativa di questi progetti assieme a: MatExplora, capofila del Progetto , Amministrazione Città di Treviglio, alcuni Istituti scolastici della città, la Biblioteca civica, L’Associazione “Reading”, “Amici di Romsey” (che si occuperà della cura dei Giardini del Gemellaggio tra Treviglio e Romsey,) gli Amici del Roccolo, a cui è affidato il “Laboratorio sul Campo” con studio della biodiversità e delle specie autoctone.

Le scuole cittadine che hanno aderito all’iniziativa sono: Istituto Superiore Archimede – Indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie, Istituto Agrario Statale “G. Cantoni”, ISIS Zenale e Butinone – Indirizzo Tecnico in Grafica e Comunicazione, ISIS G. Oberdan – Indirizzo Economico.

Il bosco diffuso” parte da un principio molto semplice:

se in una città il bosco non esiste, lo si fa crescere in ogni spazio verde esistente, creando così piccoli esemplari di vegetazione che saranno molto utili per il mantenimento e il ripristino di un ecosistema quanto mai degradato.

Tra i prossimi obiettivi de “Il bosco diffuso”, vanno annoverate iniziative davvero importanti ed utili a realizzare una vera e propria coscienza ambientale e ad affrontare, almeno per quanto concerne l’ambito cittadino, il mondo vegetale, l’aria e l’acqua.

Nel prossimo mese di aprile saranno realizzate le analisi dell’aria per la presenza di ossido di azoto, polveri sottili PM10, CO2 e i dati raccolti saranno elaborati e presentati in maggio con documentazione fotografica delle diverse operazioni di laboratorio.

Per quanto concerne i parchi cittadini, i ragazzi hanno già ottenuto le mappe dall’Ufficio Tecnico del Comune e stanno realizzando la necessaria documentazione fotografica con classificazione del terreno e della fascia di appartenenza delle piante.

Prima che termini l’anno scolastico verranno avanzate proposte per implementare il verde pubblico e la presenza di alberi in città. A novembre si passerà alla fase operativa per la realizzazione e il miglioramento del parchi, iniziando proprio dai Giardini di Romsey.

Il bosco diffuso” è proprio un bel progetto, al quale i soci di Clementina Borghi sono lieti di partecipare, ringraziando innanzitutto la nostra socia Andreina Pasini che con tanta energia sta lavorando per la riuscita di questo progetto, un progetto che, ci auguriamo, possa durare nel tempo.

L’epopea di Coppi rivissuta attraverso i libri di Zanenga e Maietti

Un pomeriggio di racconto e di ricordo sulle imprese sportive, la personalità e l’importanza, anche sociale, del personaggio Fausto Coppi a distanza di decenni dalla sua scomparsa: è stata la bella esperienza vissuta da un numeroso gruppo di appassionati che hanno affollato la sala Auser di Treviglio per la presentazione dei due volumi “Il libro dei libri due” di Ezio Zanenga e “Ah perché non son io col cacciatore?” di Andrea Manetti.

Si è così partiti, guidati impeccabilmente dalla mano sicura di Sergio Meda, verso l’esplorazione del mito Fausto Coppi passando attraverso ricordi, testimonianze dirette e approfondimenti letterari che hanno delineato in modo vivace e appassionante le imprese sportive e la vita del Campionissimo.

E siamo, quindi, passati dalla tassonomia di Gian Paolo Ormezzano che ha chiarito che “Eddy è il più forte di tutti i tempi, anche se Coppi resterà il più grande” ai ricordi e alle ricostruzioni, in mancanza di dati incontrovertibili, di Andrea Maietti riguardo alla mitica bottiglia di champagne che sarebbe stata offerta da Ernest Hemingway a Fausto Coppi nel corso di un, quasi furtivo, incontro all’Harrys bar di Venezia.

E a seguire, le testimonianze di Walter Avogadri, il saluto via telefono di Tista Baronchelli, i ricordi personali e matrimoniali di Ezio Zanenga sul Ghisallo, la coperta di Pagin a Coppi, prigioniero di guerra in Africa, con 40° di febbre, le letture, effettuate da Alberto Calvi, di pezzi scritti da Brera, Buzzati, Pastonesi, Vergani e Alda Merini.

E per concludere la cavalcata di ricordi, non poteva mancare anche un po’ di sapore trevigliese ritrovato nelle storie di Coppi.

Come racconta Ezio Zanenga, nel corso di una delle visite annuali a Castellania del Club Amici di Fausto Coppi di Treviglio, il figlio del Campionissimo, Faustino, sentendo citare la nostra città raccontò del ricordo piacevole di un panettone proveniente, appunto, da Treviglio che ogni anno veniva regalato al padre.

Ezio si attivò immediatamente e da quell’anno il panettone della Pasticceria Maggi il cui titolare, Emilio, era appassionatissimo di ciclismo, arriva ogni anno a casa Coppi.

… e ci fermiamo qui, altrimenti con tutto quello che ci sarebbe da dire sul Campionissimo non basterebbero i Giga Byte del nostro sito

Pòlemos la guerra tra passato e presente – incontro con l’autore

La guerra, la pestilenza … eventi nefasti che, purtroppo, accompagnano da sempre lo svolgersi delle vicende umane.

Gianfrancesco Turano nel suo romanzo ci descrive le vicende, datate 429 a. C., di personaggi coinvolti nella ennesima guerra tra Atene e Sparta, guerra che gli storici hanno battezzato Seconda guerra del Peloponneso.

I molti secoli trascorsi dal racconto delle vicende del romanzo non ne annullano minimamente il valore di attualità, inducendoci, anzi, alla riflessione su quanto accade ai giorni nostri.

Gli studenti del Liceo S. Weil di Treviglio dialogheranno con l’autore per capire come si costruisce un romanzo “storico” che presenta una prodigiosa capacità di rievocazione sicuramente basata sulla profonda conoscenza della storia e della letteratura dell’antica Grecia.

E siamo sicuri che da questo dialogo gli studenti del Weil troveranno conferme sull’importanza di conoscere, studiare ed amare le vicende del passato per poter meglio progettare il loro futuro.

L’appuntamento è per

sabato 4 marzo alle ore 10.00

Spazio Hub – Piazza Garibaldi – Treviglio

A fine evento ci sarà il “firmacopie” con possibilità di acquisto del romanzo

Capitale della cultura e “circondario”

“Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 è la testimonianza di una possibile rinascita attraverso la scelta consapevole della cultura” (fonte:https://bergamobrescia2023.it)

Una Capitale vive e prospera se riesce a essere la guida del territorio di cui è l’espressione civile più importante e, al contempo, riesce a valorizzare le espressioni migliori dell’agire umano che nascono nel territorio che la circonda.  

Treviglio fa parte di questo “circondario” che contribuisce a tenere alto il prestigio della Capitale italiana della cultura del 2023 e una città mantiene alto il proprio livello culturale grazie a coloro che nel presente e nel passato hanno favorito l’attività culturale, promosso e gestito iniziative e, in particolare, hanno avuto a cuore l’accrescimento culturale dei giovani e degli adolescenti, futuri pilastri del vivere sociale del domani.

In questo senso, una figura che certamente merita maggiore attenzione è quella di Clementina Borghi, preside e educatrice, al cui operato fa riferimento la nostra associazione.

La sua opera trovò testimonianza concreta nella decisione di lasciare tutti i suoi averi proprio ad iniziative che aiutassero gli studenti tutti e, in particolare, quelli che ai nastri di partenza avevano minori possibilità economiche.  

L‘Associazione culturale Clementina Borghi è parte attiva nel mantenere vivo il ricordo di questa figura benemerita ma, principalmente, nel cercare di porre in atto i suoi insegnamenti e le sue intuizioni.  

Ed è per questo che assistiamo con preoccupazione all’affievolirsi della partecipazione degli studenti ad iniziative che possano consentire loro di confrontarsi, di affrontare difficoltà e di cooperare per raggiungere i loro obiettivi personali.  

Per questo motivo, abbiamo deciso di ampliare il nostro concorso letterario (il cui bando verrà reso pubblico a giorni) con la sezione “saggio” un tipo di scrittura in cui i ragazzi si esercitano molto nelle scuole.

Auspicando una continuità nell’esercizio di esposizione scritta che viene effettuato nelle scuole, ci auguriamo anche che gli adolescenti continuino a frequentare lo spazio Hub +2, messo a loro disposizione dall’amministrazione comunale e intitolato alla Preside Clementina Borghi.

La frequentazione della sala è fortemente diminuita da quando è stato imposto il pagamento della stessa (non è accettabile che i ragazzi per studiare e incontrarsi  debbano pagare per utilizzare uno spazio pubblico!), ma ci auguriamo che vengano messe in atto, sempre nella stessa sala, iniziative a favore degli adolescenti, del loro apprendimento e delle loro libere attività, affinché questa possibilità continui ad esistere

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Il 25 novembre si celebra nel mondo la ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che in questa data invita i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani.

L’Associazione Culturale Clementina Borghi fa proprio questo invito e grazie al contributo fattivo dei soci del Circolo Fotografico “Il Caravaggio” organizza la mostra fotografica “Solo perché donna”.

La collaborazione operativa del Consiglio delle Donne di Treviglio, il patrocinio del Comune di Treviglio, il contributo della Rete “Non sei sola” di Sirio e dell’Associazione “La Svolta” , ai quali va il nostro ringraziamento, hanno reso possibile l’organizzazione di questo evento.

L’evento si articolerà in due momenti espositivi: la Conferenza stampa per l’inaugurazione della mostra fotografica si terrà il prossimo 15 novembre alle 17,45 presso il Centro Commerciale di Treviglio (Ipercoop) e, successivamente il prossimo 25 novembre alle ore 18,15 presso la Galleria +1 del Palazzo comunale di Piazza Garibaldi (primo piano, sopra il TNT).

Si tratta di un’iniziativa che apre le manifestazioni atte a ricordare la Giornata Mondiale contro la Violenza alle donne, una piaga che ancora devasta il tessuto sociale del nostro paese come evidenziato dai numeri che ne scandiscono tragicamente le inaccettabili dimensioni:

  • Nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3.
  • In Italia i dati ISTAT mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.
  • Secondo il rapporto ISTAT 2018 sulle vittime di omicidi il 54,9% degli omicidi di donne sono commessi da un partner o ex partner, il 24,8% da parenti, nell’1,5% dei casi da un’altra persona che la vittima conosceva (amici, colleghi, ecc.).

Sono numeri sufficienti per attirare la nostra attenzione su questo doloroso problema?