Gianfrancesco Turano ci ha portato nella Grecia della guerra del Peloponneso

Senza voler scomodare gli studiosi di neuroscienze, ricordiamo che la capacità di mantenere viva l’attenzione a fronte di chi ci parla di un argomento è limitata ad un certo quantitativo di minuti variabile in funzione di molteplici parametri.

Non abbiamo certo la presunzione di andare contro tale convincimento che trova facilmente conferme fattuali ma nel corso dell’incontro con Gianfrancesco Turano a colloquio con gli studenti del Liceo Simone Weil di Treviglio abbiamo un po’ dubitato dell’assunto.

L’autore e gli studenti, infatti, hanno dialogato per oltre due ore sulle vicende raccontate nel romanzo Pòlemos, ricercando somiglianze con le vicende recenti di pandemia e attuali di guerra, indagando sulle continuamente bellicose vicende delle polis della Grecia antica, sui possibili richiami, nel corso della narrazione, a fonti classiche come Tucidide o Manzoni, su topos globali ed eterni quali la vendetta, il demone, l’immanenza della “deità” …

Insomma, è stata un’occasione preziosa per sentire studenti preparati (un grazie alle strutture del Liceo Weil e all’associazione Alumni) che dialogando con il preparatissimo e comunicativo autore hanno fornito ai presenti la possibilità di approfondire le proprie conoscenze ed apprendere nuovi aspetti del mondo della classicità non sempre facilmente ritrovabili.

Sarà possibile approfondire quanto qui solo velocemente accennato acquistando Pòlemos un’opera che merita una lettura attenta e piacevole