Nei giorni scorsi l’Associazione Culturale Clementina Borghi è venuta a conoscenza, come tutti, della decisione da parte dell’Amministrazione comunale di dare il via ad una gara ufficiosa prodromica all’alienazione dell’unità immobiliare ubicata in via Leonardo da Vinci, 44 , che costituisce un lascito testamentale della defunta Preside Prof.ssa Clementina Borghi, lascito realizzato con il preciso scopo di affittare l’appartamento e con il ricavato procedere alla costituzione di borse di studio per garantire ai ragazzi meritevoli che escono dalla scuola dell’obbligo di poter continuare gli studi.
Nella stessa giornata si prendeva atto, per caso, che l’appartamento era già stato venduto dietro regolare bando e che con una lettera ai giovani che già percepivano la borsa di studio, la stessa amministrazione comunale affermava di non poter più elargire tale sostegno.
Ci è stato chiesto se, come Associazione culturale eravamo stati informati di tale iniziativa e ci siamo accorti che alcune persone ritengono che vi sia un interscambio tra le attività della nostra associazione e la Fondazione che gestisce le borse di studio.
Pertanto affermiamo che:
1) l’Associazione Culturale Clementina Borghi non ha nulla a che fare con l’omonimo fondo.
2) Non recepisce introiti o finanziamenti dal Fondo.
3) non era assolutamente informata della vendita dell’appartamento che stigmatizza come atto arbitrario di questa amministrazione comunale e deleterio per la formazione dei giovani studenti non abbienti ma meritevoli, atto contrario al lascito testamentale della defunta Preside, atto illegale e pertanto contestabile legalmente dai diretti interessati.
Riteniamo che qualsiasi motivo addotto per tale vendita dall’Amministrazione comunale non sia a vantaggio dei cittadini, soprattutto dei giovani che hanno diritto allo studio e alla formazione professionale, pertanto, tali eventuali motivazioni sono contrarie agli scopi del testamento in oggetto.
Ad oggi, la vendita è avvenuta e i ragazzi meritevoli non hanno più la loro borsa di studio.
Chiediamo che il ricavato della vendita (ci risulta superi i 100.000 euro) venga impegnato per continuare a finanziare le borse di studio o qualsiasi altra attività culturale a vantaggio dei giovani e delle scuole superiori della città e che venga costituita un’apposita commissione (non partitica e non amministrativa ma con persone operanti nel settore sociale e culturale della città) che gestisca tale fondo.
Con i migliori saluti.
Associazione Culturale Clementina Borghi