LE DONNE CORAGGIOSE TORNANO IN MOSTRA 2-14 ottobre 2021

da sabato 2 ottobre e fino a giovedì 14 i riflettori saranno nuovamente accesi sulla mostra itinerante “Il coraggio delle donne”.

Così come i momenti difficili come malattie e incidenti hanno segnato la vita di queste donne ma non ne hanno fiaccato la tempra anche la mostra che ci ha fatto conoscere le loro vicende grazie alle foto del circolo fotografico il Caravaggio non è stata fiaccata dalla pandemia Covid-19!

Dopo le precedenti edizioni tenutesi a Caravaggio, a Treviglio e a Bergamo, la mostra ritorna a Treviglio presso il Centro commerciale Treviglio di viale Montegrappa, 31 dove le foto esposte ci faranno nuovamente conoscere le vicende di queste donne coraggiose che hanno trasformato le difficoltà in opportunità di rivalsa diventando dei veri esempi per tutti.

Realizzata con il patrocinio del Consiglio delle Donne di Treviglio, la mostra presenta le immagini realizzate da 15 fotografi del Circolo fotografico Il Caravaggio: foto in bianco e nero e foto a colori di donne riprese nel corso della loro attività lavorativa, a dimostrazione che di dolore si può vivere e non bisogna mai lasciarsi abbattere.

La mostra è realizzata anche con il contributo di diverse associazioni del territorio: Aisla, Amici di Gabri, Associazione Clementina Borghi, Casa delle Donne, Commissione Pari Opportunità di Caravaggio, Soroptimist club di Treviglio e pianura bergamasca.

I quindici i fotografi cha hanno partecipato con le loro opere sono: Enrico Appiani, Duilio Bellomo, Lino Beltrame, Vittorio Brambilla, Marco Celestina, Antonio Cozzi, Roberta Tassi, Alessandro Frecchiami, Marco Goisis, Victoria Herranz, Giuseppe Maridati, Andreina Pasini, Giovanni Roglio e Gianni Testa.

Venti sono invece le donne che volentieri si sono sottoposte all’obiettivo, contribuendo a rendere unica questa mostra che continuerà a far conoscere questo messaggio all’intera collettività bergamasca.

Le citiamo con il loro nome di battesimo: Lia, Gabriella, Imma, Gonaria, Marisa, Anna, Ornella, Alice, Donatella, Maria Teresa, Sonila, Cristina, Jennifer, Lola e molte altre. Tutte hanno voluto lasciare nella testimonianza del loro percorso anche un messaggio positivo per quanti visiteranno la mostra.

Un ringraziamento a tutti coloro hanno contribuito all’allestimento della mostra Ipercoop e Le forme dell’arte

La premiazione della ventitreesima edizione del Tre Ville

Il momento finale e più importante della nostra stagione è andato in onda!

Abbiamo ricevuto e onorato i premiati della XXIII edizione del concorso letterario nazionale Tre Ville nella bella e funzionale cornice del TNT e abbiamo, così, potuto conoscere la rappresentanza di punta degli 81 partecipanti che hanno presentato le 150 opere valutate dalla giuria del concorso.

Un ringraziamento importante deve essere tributato anche alle associazioni consorelle che hanno unito i loro sforzi ai nostri per la buona riuscita di questa edizione del concorso: Amici di Romsey, AISLA e Soroptimist.

Uno dei momenti più significativi e commoventi, specie per i soci della nostra associazione, è stato il saluto alla Presidente uscente, Maria Palchetti Mazza, oggi Presidente emerita, da parte della neo Presidente Pinuccia d’Agostino.

Un avvicendamento fra la donna che ha creato e guidato l’associazione per più di un ventennio e una socia che nelle “dichiarazioni programmatiche” della nuova presidenza ha posto come base del proprio agire proprio il seguire e l’applicare le idee fondanti della presidente emerita.

E’ stata una festa coronata dalla presenza dei rappresentanti delle più importanti istituzioni cittadine, Comune e Banca di Credito Cooperativo di Treviglio che da sempre continuano a supportare il nostro lavoro.

Il susseguirsi delle premiazioni del concorso ha presentato, poi, il variegato e composito spettro di capacità letterarie e umane posseduto dai premiati.

La prima premiazione ha riguardato Ginevra Puccetti, vincitrice del premio per la migliore opera in lingua inglese, The Dreamer. La sezione in lingua inglese è gestita dall’associazione Amici di Romsey. Alla citazione della premiata, assente per motivi personali, fatta da Andreina Pasini è seguita la declamazione in inglese e in italiano dell’opera vincitrice da parte di Stefano Rozzoni.

AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, ha collaborato quest’anno per la prima volta con la nostra associazione istituendo il premio che è andato a Marianna Burlando per il racconto Il baluardo della dignità, un’opera nella quale accanto all’attenzione letteraria viene messa in evidenza con estrema sensibilità la non facile vita di persone affette da Sla e di tutti coloro i quali, familiari, personale sanitario e volontari, ne condividono il peso. Il premio è stato consegnato dalla dottoressa Anna Di Landro.

Terza associazione consorella che affianca il proprio nome al Tre Ville è il Club Soroptimist di Treviglio e pianura bergamasca che, come ormai accade da anni, ha premiato l’opera che meglio rappresenta il ruolo della donna nella società: Quattro Kaur di Saverio Maccagnani. Fa piacere evidenziare che quest’anno il premio è andato ad un uomo, doppiamente meritevole per aver saputo parlare con convinzione del mondo femminile. A presentare questa sezione del premio sono state la presidente eletta Soroptimist, Monica Bussini e Gabriella Bassi socia “multiforme” di Soroptimist e Clementina Borghi

Tutte le fasi di passaggio da una premiazione alle successive sono state punteggiate dalle esecuzioni musicali dei ragazzi del gruppo Musica per passione. Anche in questo caso non possiamo esimerci dal segnalare un ulteriore aspetto di cooperazione ultra-decennale con un grande e schivo professionista dell’insegnamento e dell’esecuzione musicale come il professor Filiberto Guerra che ha formato e guidato i giovani strumentisti.

La sequenza di premiazioni delle sezioni del Premio Tre Ville ha avuto un preludio dedicato ad un piccolo riconoscimento assegnato dalla giuria a Giorgia Vitari che è stata la concorrente più giovane dell’edizione 2021 con i suoi undici anni non ancora compiuti. Un segno di ringraziamento è andato anche alla maestra Grazia Stucchi che ha sempre seguito e incoraggiato Giorgia nei suoi primi esperimenti letterari.

E adesso il cursus honorum della XXIII edizione del Tre Ville illustrato dalle immagini di Gianni Testa del Circolo fotografico il caravaggio al quale va il nostro ringraziamento. Il dettaglio dei premiati e menzionati delle sezioni del nostro premio è riportato al link:

ECCO I CONCORRENTI PREMIATI E MENZIONATI AL XXIII TRE VILLE

La sezione Junior ha visto primeggiare Sara Montiglio nella poesia con l’opera 23 marzo, giorno 29 e Lea Giardina con l’opera Il più bello dei sorrisi.

Nella sezione Poesia il primo premio è andato a Francesco Magisano con l’opera Speranza mediterranea seguito da Egizia Malatesta con l’opera Inconsapevolmente e da Sante Serra con l’opera Quel giorno assolato di novembre

Tutte le poesie premiate hanno preso vita passando dall’attestato di premiazione alla platea dei presenti grazie alle perfette recitazioni degli attori Luisella Basso Ricci ed Emilio Riva che hanno perfettamente porto al pubblico presente la vera ed intima valenza poetica ed emozionale delle opere, valenza apprezzata pienamente anche dagli autori.

Nella sezione Narrativa il primo premio è andato a Elisa Marchinetti con l’opera Mio nonno portava il tabarro seguita da Gabriella Pirazzini con l’opera Bugie e da Bruna Franceschini con l’opera Dal mio alveo, purtroppo assente per motivi personali. Un riconoscimento speciale, un acquerello a tiratura unica donato dall’artista Cesare Calvi, è stato assegnato a Piero Sesia con l’opera Eri ancora tu? che ha ottenuto il punteggio più alto fra tutti i concorrenti menzionati.

Insomma, abbiamo pubblicato un lungo articolo che però è lungo perché ha dovuto giustamente rendere onore al lavoro e alla creatività di tutti coloro si sono cimentati nella partecipazione al XXIII Tre Ville … e, lasciatecelo dire, anche al lavoro impegnativo portato a termine dalla giuria.

Ora una breve pausa e poi pronti a ripartire per l’edizione numero 24 !

L’associazione Clementina Borghi e l’Istituto Oberdan insieme per il progetto “The Economy of Francesco, un glossario per riparare il linguaggio dell’economia”

Il progetto di studio “The Economy of Francesco, un glossario per riparare il linguaggio dell’economia”, proposto dalla nostra Associazione e dal Prof. Stefano Rozzoni all’Istituto Oberdan, Liceo ad indirizzo economico della nostra città è stato accettato dalla dirigenza scolastica e dai docenti della Scuola e diventerà presto un’occasione di studio e di approfondimento da parte degli studenti .

Per l’ associazione Clementina Borghi, aver lavorato a questo progetto ed aver ottenuto il consenso della scuola è occasione di grande soddisfazione, sia perché l’approfondimento e l’arricchimento culturale dei giovani è uno degli elementi essenziali della nostra mission, sia perché il tema proposto è di grande attualità ed interesse per il periodo di trasformazione in atto nel nostro Paese.

Perché “The economy of Francesco”? Perché il tema, come molti ricorderanno è stato trattato in un convegno internazionale che si è svolto ad Assisi lo scorso autunno, fortemente voluto dal Papa e destinato ai ragazzi che saranno i prossimi protagonisti di questo cambiamento.

Papa Bergoglio ha in sostanza aperto la strada alla realizzazione di una nuova economia, che tralasci l’esclusiva logica del profitto, per un’attività più a misura d’uomo e di ambiente, l’unica possibile per risolvere il problema di un mondo statisticamente sempre più indebitato ed ecologicamente compromesso. Riparare l’economia significa anche riparare il linguaggio ed è proprio dal linguaggio che il progetto vuole partire per sviluppare una concreta ed approfondita cultura ecologica tra gli adolescenti.

Il progetto avrà quindi, i seguenti obiettivi:

  • sviluppare nei giovani la consapevolezza di essere strumenti e futuri protagonisti del cambiamento
  • apprendere i nessi tra pensiero ecologico e pensiero economico
  • ripensare al linguaggio dell’economia
  • realizzare un glossario dell’economia

Il progetto, assolutamente interdisciplinare, permette di sviluppare diverse competenze-chiave richieste a livello europeo ed interessa le materie fondamentali del percorso del Liceo Economico.

Il primo passo del progetto prevede di partire con gli incontri nelle classi prescelte nel primo trimestre dell’anno scolastico che si baserà un breve incontro per la presentazione poi il lavoro degli studenti che dovranno lavorare sui diversi lemmi proposti. Tutti gli elaborati verranno pubblicati all’interno di un Glossario della nuova Economia in formato e-book, come ormai avviene per le diverse attività della nostra associazione.

Un particolare ringraziamento al Prof. Stefano Rozzoni, ideatore e guida di questa iniziativa, al Prof. Claudio Butinoni e alla dirigenza della scuola Oberdan che ha consentito la concretizzazione di questo lavoro.

Un film di Marco Martinelli sulla vicenda di vita di Aung San Suu Kyi

L’associazione Clementina Borghi segnala l’evento che si terrà domenica 18 luglio alle ore 21,15 presso il Chiostro della biblioteca comunale di via dei Facchetti 14 in Treviglio nel corso del quale avverrà la proiezione del film di Marco Martinelli dal titolo Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi.

La proiezione sarà introdotta e commentata insieme al pubblico da Federico De Ponti, Virginia King, Andreina Pasini e Stefano Rozzoni dell’associazione per l’amicizia Italia Birmania Giuseppe Malpeli – sezione di Treviglio.

Si tratta di un’occasione per conoscere meglio la situazione birmana che difficilmente “buca” le barriere comunicative dei media occidentali ma che presenta aspetti di violenza fisica e di violenza nei confronti delle istituzioni democraticamente elette.

Pastasciutta Antifascista 25 luglio 1943 – 25 luglio 2021

Fonte: L’origine della Pastasciutta Antifascista | Istituto Alcide Cervi (istitutocervi.it)

Il 25 luglio del 1943, a seguito della riunione del Gran Consiglio del Fascismo, Mussolini viene destituito e arrestato. Dopo 21 anni terminava il governo del Partito Fascista. Sebbene sapesse che la guerra non era davvero terminata, la famiglia Cervi decise di festeggiare comunque l’evento. Ci si procurò la farina, furono presi a credito burro e formaggio dal caseificio e si prepararono chili e chili di pasta. Una volta che questa fu pronta, caricarono il carro e la portarono in piazza a Campegine pronti a distribuirla alla gente del paese. Fu una festa in piena regola, un giorno di gioia in mezzo alle preoccupazioni per la guerra ancora in corso.

La pastasciutta distribuita dai Cervi in piazza a Campegine non fu solo un momento di festa, ma anche un modo simbolico per riappropriarsi del luogo principe della socialità cittadina riconvertito da anni a spazio dedicato unicamente agli eventi legati al partito fascista.

Questo primo momento di gioia per una manifestazione di ritrovata libertà fu poi seguito dall’inasprirsi della lotta partigiana e delle rappresaglie fasciste e naziste che culminarono il 28 dicembre dello stesso anno con la tragica fucilazione dei sette fratelli Cervi e di Quarto Camurri.

Per commemorare questi dolorosi avvenimenti è nata a livello nazionale l’iniziativa della Pastasciutta antifascista che il prossimo 25 luglio si terrà anche a Treviglio in concomitanza con tante altre città d’Italia presso l’area mercato con inizio alle 17,30.

La nostra associazione rilancia il messaggio degli organizzatori sperando di vedere una numerosa ed interessata partecipazione perché, come ci ricorda la senatrice a vita Liliana Segre: “la democrazia si perde pian piano nell’indifferenza generale, perché fa comodo non schierarsi

Cambio alla presidenza dell’Associazione Culturale Clementina Borghi

La Presidente dell’Associazione e socia fondatrice, Maria Palchetti Mazza è stata nominata Presidente Onoraria dell’associazione cittadina venendo incontro alla necessità di alleggerire il carico di lavoro che spetta alla Presidente di un’associazione che opera da oltre venti anni a favore della collettività e che organizza un Concorso nazionale giunto ormai alla sua ventitreesima edizione.

I soci dell’associazione hanno eletto la nuova Presidente chiamando Pinuccia D’Agostino, socia attiva da parecchi anni, docente di lettere, giornalista e scrittrice, a ricoprire il ruolo di guida di questa importante istituzione culturale trevigliese.

Clementina Borghi si appresta così ad un ritorno nel tessuto culturale cittadino, dopo il lungo silenzio dovuto al Covid, silenzio che non ha interrotto alcune tra le attività storiche del gruppo, come il concorso di poesia e narrativa Treville e la partecipazione ad altre iniziative cittadine.

Non cambierà nulla – ha affermato la neopresidente  – rispetto a quanto fatto fino ad oggi, sotto la guida lungimirante ed accorta di Maria Palchetti Mazza. Siamo un gruppo: prenderemo le nostre decisioni nel pieno rispetto delle idee e dei consigli  di tutti. Posso dire fin da ora che verranno rispettate e rinvigorite sia la mission della nostra associazione, sia lo scopo per cui l’associazione è nata, quello di favorire la cultura e di aiutare i giovani e gli adolescenti ad essere cittadini consapevoli del domani.”

Clementina Borghi continuerà anche la collaborazione già in atto da alcuni anni con associazioni culturali che operano nelle nostra zona, convinti che l’unione e la collaborazione siano determinanti per il successo delle iniziative.

Nel frattempo, i soci stanno lavorando per il compimento della ventitreesima edizione del Concorso letterario: la giuria esaminerà  per tutta l’estate gli elaborati e a settembre avrà luogo la premiazione che ci auguriamo possa avvenire dal vivo e non in streaming come lo scorso anno.

Attività, notizie e prossimi appuntamenti si trovano, sul sito dell’Associazione, un sito aperto alla collaborazione di tutti, che vuole essere una finestra aperta sul panorama culturale della città.

CLEMENTINA BORGHI E ALTRE ASSOCIAZIONI: INSIEME PER LA CULTURA

La cultura a Treviglio ha bisogno di spazi e le associazioni culturali che operano in città hanno bisogno di riconoscimenti e di un maggior coordinamento nelle loro attività. E’ quanto stabilito da un primo incontro on line che ha avuto luogo nei giorni scorsi tra alcune delle tante associazioni trevigliesi. All’appello lanciato da Beppe Maridati di Risorse, hanno prontamente risposto la nostra Associazione (che da tempo auspica un coordinamento tra le varie onlus e già opera in forma collaborativa con Soroptimist di Treviglio e Pianura Bergamasca, Amici di Romsey e Aisla), il Circolo fotografico Il Caravaggio, Matexplora, Nuvole in viaggio, Arte e cultura.

Lavorare in sinergia è stato quindi il primo obiettivo della “rete” emerso da questo incontro con la proposta di creare per il prossimo anno (ovvero a partire da settembre) un’agenda condivisa con un calendario di incontri e manifestazioni che non andranno certo a sovrapporsi ma che attireranno  un maggior numero di utenti.

Non sarà solo il calendario il trait d’union delle onlus culturali trevigliesi, ma anche l’opportunità di creare una sinergia utile ad eventuali collaborazioni e alla diffusione delle stesse manifestazioni nel territorio della pianura bergamasca. Verranno agevolate anche iniziative comuni perché dalla sinergia nascono la forza e il profilo di questa rete di associazioni che andrà ad affrontare anche un problema comune a tutte, quello imposto dalla legge del terzo settore che impone alle associazioni che vogliono sopravvivere maggiore trasparenza e forti intenti.

Far parte di questo gruppo “Insieme per la cultura” significa anche avere maggiore forza e possibilità interlocutoria con gli enti amministrativi della città e del territorio.

Sostegno al popolo della Birmania – Myanmar

L’Associazione culturale Clementina Borghi è tra le prime ad aderire all’iniziativa presentata dall’Associazione per l’amicizia Italia Birmania Giuseppe Malpeli con la quale si chiede all’ Amministrazione comunale della città di Treviglio di focalizzare l’attenzione dei cittadini sugli episodi dolorosi e antidemocratici che hanno portato la giunta militare a cancellare il volere democraticamente espresso dalla popolazione birmana, ad incarcerare la Consigliera di Stato Daw Aung San Suu Kyi, il Presidente Win Myint, i parlamentari del partito NLD (Lega Nazionale per la Democrazia), politici e attivisti.

Per maggior chiarimento e ulteriori dettagli si riporta la comunicazione dell’Associazione Malpeli con la quale si presenta al Comune di Treviglio la richiesta supportata da numerose associazioni del territorio trevigliese.

LE STREGHE DEL GERUNDO

di Mina D’Agostino

Dopo Vanina la zoppa, ecco Martha l’adultera, il secondo libro di Emanuela Vacca, la storia di una giovane donna di Cassano che — abbandonata del marito — si rivolge alle arti delle herbane per ricevere le preziose pozioni utili a far rinascere amore.

È questo il secondo volume che Emanuela Vacca ci propone sui processi per stregoneria che macchiarono la zona dell’Adda nel primo ventennio del 1500, in un periodo in cui, nella zona di là del fiume, infuriava la peste e dappertutto emergevano accuse e superstizioni. Un paio di processi e una serie di torture scritte per lo più sui documenti ecclesiastici, pagine di cui la Chiesa deve essersi vergognata se nel corso dei secoli sono state strappate, nascoste e in parte bruciate.

Per descrivere questi avvenimenti la scrittrice e fotografa di Cassano ha faticato non poco per ricostruire il processo di cui nel corso dei secoli si voleva negare l’esistenza. Sì, perché di questi fatti nella storia ufficiale non c’è nessuna documentazione, se non una lapide nell’antica chiesa di Groppello d’Adda che testimonia la pena di queste poverette e dalla quale inizia la narrazione di queste vicende.

Per questo secondo volume, l’autrice ha scelto la forma della biografia storica, rendendo così la vicenda ancora più appassionante e leggibile; vengono qui narrati i fatti e gli antefatti che portarono al secondo processo, il più misterioso, il più incerto, il più buio non tanto perché sfuggano alcuni elementi o le coordinate che tennero in piedi il processo ma per la sommarietà degli interrogatori, dell’analisi dei fatti, dei pregiudizi che incombono sui verdetti finali.

Ma chi sono le streghe del Gerundo che avrebbero infestato le rive dell’Adda con le loro pratiche, i loro sabba e le pozioni magiche? Sono delle popolane che, esperte di erbe, cercano di curare il corpo e le anime delle povere donne, sempre vittime della volontà degli uomini; sono le donne detentrici di questa cultura le protagoniste del romanzo, donne che si aiutano e si fronteggiano, una folla secolare che — nel tentativo di far fronte al potere degli uomini — cerca di resistere alle offese, al dolore, ad una cultura che le vuole succubi di antichi pregiudizi.

Grazie alla sua laboriosa ricerca negli annali e nei documenti ecclesiastici della zona, ma anche grazie alla capacità di narrare gli eventi, l’autrice ci offre il racconto di una storia interessante: il matrimonio di Marta, la sua solitudine, la volontà di ribellarsi o resistere alla sorte. Questa è la prima parte del libro, non priva di chiarimenti e degli appunti necessari a capire certe usanze e certe scelte. Poi l’autrice prosegue con le biografie dei personaggi coinvolti, e termina con i documenti utili a dare veridicità agli eventi.

Una narrazione affascinante che si presta a diverse chiavi di lettura: la contrapposizione tra amore e violenza, tra ricchi e poveri, tra potenti e deboli; il fascino di una vita legata alla terra, ai ritmi della natura, una cultura con radici di paganesimo che persistono nella coltivazione delle erbe, nell’uso dei distillati, negli influssi del cielo.

Una narrazione che — non appena la situazione sanitaria lo permetterà — speriamo di poter ascoltare direttamente dalla voce dell’autrice, scoprendone gli aspetti più interessanti e reconditi.


Emanuela Vacca, milanese che vive a Cassano d’Adda, scrittrice e fotografa, è appassionata di storia medievale, con un’attenzione particolare alle vicende di stregoneria e inquisizione. Vincitrice di concorsi letterari (Marguerite Yourcenar e Angela Starace) collabora con numerose riviste e con siti specializzati sui temi di storia medievale e delle vicende di stregoneria. Tutta la sua produzione letteraria è presente su Amazon in versione e-book.

Incontro dell’associazione con l’amministrazione comunale

“Le borse di studio oggetto del testamento della Preside, Clementina Borghi, destinate a due alunni della terza media della stessa scuola, verranno regolarmente assegnate per più di dieci anni”. Lo ha affermato l’Assessore alla Cultura Giuseppe Pezzoni nel corso dell’incontro che l’ Associazione culturale Clementina Borghi ha avuto con il sindaco Imeri e l’assessore ai Servizi sociali, Pinuccia Prandina, su invito dello stesso sindaco Imeri.

Per l’Associazione erano presenti Isabella Mazza, in rappresentanza della Presidente Maria Mazza, Pinuccia D’Agostino e Rosi Rottola.

Il colloquio è servito a chiarire sia la posizione dell’Associazione che ha più volte pubblicamente affermato di non aver nulla a che fare con la Commissione che gestisce l’assegnazione delle borse di studio attraverso il fondo del testamento Borghi, sia la decisione della giunta di vendere la parte più consistente dello stesso fondo, decisione che ha allarmato alcune componenti cittadine.

Pur prendendo atto delle difficoltà della Giunta nel mantenere pressoché inalterato il fondo atto a garantire le borse di studio, gli esponenti dell’associazione si sono dissociati dalla vendita per altro già effettuata avanzando invece alcune richieste destinate a garantire la prosecuzione delle borse di studio: un allargamento della commissione che assegna le borse, un incremento da parte del comune dello stesso fondo, la destinazione del ricavato di un altro affitto di immobile alle borse stesse.

E’ emerso infatti che la lodevole iniziativa della Preside Borghi mal si adatta alla situazione scolastica attuale, in cui, oltre ad essere mutata la soglia di povertà, l’obbligo scolastico non termina più in terza media e l’accesso all’Università è garantito alla quasi totalità degli studenti delle scuole superiori. In pratica le borse sono tante e le somme erogate sono scarse.

L’assessore Pezzoni pur prendendo in considerazione le richieste dell’associazione, appellandosi ai vincoli testamentali, ha dichiarato che le stesse non possono essere soddisfatte, ma si è detto disposto a considerare una richiesta di modifica del regolamento delle borse di studio, che dovrà essere approvata in consiglio comunale. L’incontro si è chiuso con la promessa di Pezzoni di far pervenire all’associazione il regolamento attuale, in modo che su questo testo ci possano essere considerazioni e proposte di modifiche.