Da Rosangela Pesenti un’intensa e profonda riflessione sul concetto di femminismo

Con la presentazione del libro di Rosangela PesentiCome sono diventata femminista”, si sono riaperti, giovedì 18 novembre scorso, gli incontri con gli autori che da sempre hanno caratterizzato le iniziative dell’Associazione Culturale Clementina Borghi.

E’ stato un incontro piacevole, una conversazione sui temi del femminismo che ha coinvolto molte persone venute per incontrare l’autrice che ha dedicato a questo tema un’intera vita e tutta la sua attività sociale e politica.

Rosangela Pesenti, nata nel 1953, vive a Cortenuova ed ha insegnato Storia e Letteratura nelle scuole superiori. Oggi svolge attività di formazione su vari temi legati al mondo delle donne. E’ stata a lungo dirigente nazionale dell’Unione Donne Italiane ed ha scritto e pubblicato alcuni libri.

Come sono diventata femminista” non è un manuale di scelte politiche, ma un romanzo, in parte autobiografico. Narra un momento di distacco e di necessaria riflessione della protagonista che si trova in una nuova casa, lontana dal paese dove ha sempre abitato, che viene spinta dalla nipote a raccontarsi e a raccontare la propria esperienza.

In un momento così importante, nella casa sul mare che la protagonista ha voluto realizzare per sé, raccontare la propria esperienza significa ripercorrere il passato, la storia della nostra Repubblica, le diverse esperienze che hanno caratterizzato la politica delle donne.

Ne è nato un libro fatto più di riflessioni che di narrazione, un libro della lettura gradevole e profonda che si presenta con diverse chiavi di lettura che rappresentano i diversi livelli di un’esperienza così lunga, sentita, profonda.

E’ un libro che ho scritto quasi di getto, afferma l’autrice, che si spalma a diversi livelli perché ho voluto essere vicina alle donne che leggeranno. Perché il femminismo è come una zia, utile ai processi di riproduzione della vita, soccorrevole, ma non servile”.

Per l’autrice i temi del femminismo sono ancora lontani dalla politica che continua a delineare oggi più che mai una società maschilista nella sua struttura e sostanza. Per cui il percorso da compiere è ancora molto lungo.

Alla presentazione è seguito un interessante dibattito sulla partecipazione delle donne alla vita politica del Paese.