PRIMO PREMIO
Franco Di Leo per l’opera Tientsin il guado del cielo
Menzione
Si tratta di un romanzo la cui vicenda si alterna tra ricerca storica, biografia e situazioni private non sempre reali. La vicenda dei due protagonisti e dei numerosi personaggi di contorno si colloca in una città lontana, in una dimensione geografica e culturale a noi sconosciuta, ma sapientemente unita alla storia di cui l’autore mostra una notevole conoscenza e ampia documentazione.
La giuria ha valutato l’opera meritevole del Premio Treville, perché completa, non solo per il fascino narrativo ma anche per l’ambientazione storica e geografica della vicenda.
INCIPIT
Il cameriere cinese si avvicinò al console De Sanctis reggendo un vassoio colmo di coppe di spumante. Il console ne porse una alla signora con cui stava parlando e ne prese un’altra per sé.
Il cameriere si allontanò. “Dieci anni! Sono già passati dieci anni!”. La signora aveva spalancato gli occhi, incredula. Emma Costantini era la moglie di un imprenditore di Milano amico del conte Ciano, in Cina da circa un anno per tentare di sistemare le sorti traballanti della società che a Nanchino montava aerei di progettazione italiana.