XXIV CONCORSO NAZIONALE “TREVILLE” – ANNO 2022 DOMANDA DI PARTECIPAZIONE

da inviare entro il 30 giugno 2022

a corredo delle opere presentate, all’indirizzo di posta elettronica:

associazioneculturale@clementinaborghi.it

Cognome ………………………………………………………………………………………..

Nome ……………………………………………………………………………………………..

Luogo e data di nascita …………………………………………………………………….. 

Indirizzo ………………………………………………………………………………………….

Tel ………………………………… e-mail …………………………………………………… 

Sezione prescelta:

Poesia (titolo)……………………………………………………………..

Narrativa (titolo)……….…………………………………………………

Pseudonimo ……………………………………………..……………

Dichiaro che l’opera presentata è opera del mio ingegno.

Il/La sottoscritto/a, acquisite le informazioni dal titolare del trattamento ai sensi dell’articolo 13 del D.Lgs. n. 196/2003, presta il suo consenso al trattamento da parte dell’Associazione Culturale Clementina Borghi dei dati ai fini inerenti il concorso cui partecipa.

Dichiara inoltre di accettare le norme del regolamento del concorso.

Firma del concorrente ………………………………………………………………………….

Documenti da allegare:

  • Copia del versamento della quota d’iscrizione
  • Testi delle opere presentate in formato PDF con indicazione dello pseudonimo prescelto

PER I PARTECIPANTI ALLA SEZIONE AUTORI JUNIOR

Cognome e nome di chi esercita la patria potestà (Articolo 5 del regolamento)

………………………………………………………………………………………..

Firma ………………………………………………………………………

Il concorrente e colui il quale esercita la patria potestà dichiarano, inoltre, di accettare le norme del regolamento del concorso

Documenti da allegare:

Testi delle opere presentate

XXIV PREMIO NAZIONALE DI POESIA E NARRATIVA “TRE VILLE”

REGOLAMENTO/BANDO CONCORSO – XXIV EDIZIONE – ANNO 2022

Scadenza presentazione opere: 30 GIUGNO 2022

www.clementinaborghi.it

ARTICOLO 1 – FINALITÀ

L’Associazione Culturale Clementina Borghi promuove la XXIV edizione del Premio Nazionale di Poesia e Narrativa Tre Ville.

Il concorso persegue l’obiettivo di promuovere e valorizzare la narrativa e la poesia in lingua italiana.

Un’attenzione particolare viene riservata anche alle opere degli AUTORI JUNIOR per i quali, in aggiunta a quella in lingua italiana, viene promossa una sezione per opere in lingua inglese.

ARTICOLO 2 – DATA DI SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE OPERE

La scadenza per la presentazione delle opere è fissata per tutte le sezioni al 30 giugno 2022.

ARTICOLO 3 – SEZIONI DEL PREMIO

Il concorso si articola su due sezioni con tema libero: Poesia e Narrativa

Si può partecipare alla sezione Poesia con un massimo di due opere di non oltre 50 versi ciascuna

e/o

alla sezione Narrativa con un massimo di due racconti con lunghezza di non oltre 12.000 battute (spazi compresi) per ogni racconto.

Le opere possono essere sia edite sia inedite purché non siano state premiate in altri concorsi alla data di scadenza del presente bando.

La quota di partecipazione per ogni sezione è 15 euro.

Il versamento va effettuato con bonifico bancario intestato all’associazione Clementina Borghi utilizzando l’IBAN IT36W0889953640000000020502 e indicando nella causale il nominativo del partecipante e la causale “Partecipazione al concorso Tre Ville 2022”.

ARTICOLO 4 – MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

L’invio dei testi deve essere effettuato tramite spedizione elettronica con unica email all’indirizzo

associazioneculturale@clementinaborghi.it,

indicando nell’oggetto della mail la dicitura: Partecipazione al Concorso Treville 2022 – XXIV edizione.

Nella mail si dovranno riportare/allegare:

  • La scheda d’iscrizione, scaricabile dal sito dell’Associazione
  • i file in formato PDF dei testi riportanti l’indicazione dello pseudonimo prescelto
  • la scansione della copia del bonifico.

La segreteria del concorso assicura l’anonimato in forza dell’utilizzo dello pseudonimo che dovrà essere riportato in calce o in testa di ogni opera presentata.

L’utilizzo dei dati personali avverrà esclusivamente per le finalità del concorso.

L’autore garantisce titolarità e originalità dell’opera sollevando l’Associazione Clementina Borghi da qualsiasi responsabilità civile, penale e di violazione di copyright relativo al contenuto del testo.

Le opere inviate non saranno restituite

ARTICOLO 5 – AUTORI JUNIOR

Il concorso prevede uno spazio dedicato ad “Autori Junior” i quali alla scadenza del presente bando, fissata al 30 giugno 2022, devono essere ancora minori di 18 anni.

Con l’invio delle opere è richiesta contestualmente una dichiarazione di autorizzazione alla partecipazione da parte di chi esercita la patria potestà.

La partecipazione a questa sezione del Premio è gratuita.

È previsto un premio per la migliore opera in ognuna delle due sezioni previste: poesia e narrativa.

Le opere devono essere individuali e non di gruppo e rispettare quanto riportato all’articolo 3 del presente regolamento riguardo al numero di versi per le poesie e al numero di battute per la narrativa.

5.1 Premio Speciale per opere in Lingua INGLESE:

Al fine di promuovere lo studio della lingua e della cultura inglese, l’Associazione AMICI DI ROMSEY, che già opera con questi scopi nel territorio trevigliese ed è promotrice dell’avvenuto gemellaggio tra la nostra città e la città di Romsey, assegnerà un premio speciale non in denaro a studenti delle scuole secondarie superiori che faranno pervenire un componimento in prosa o in versi in lingua inglese entro la scadenza sopra definita per la sezione junior.

Questo premio si articola in due sotto-sezioni: L1 e L2:

  • La sotto-sezione L1 (Lingua 1) viene riservata agli studenti madrelingua inglese che frequentano le scuole inglesi
  • La sotto-sezione L2 (Lingua 2 e cioè la lingua straniera appresa a scuola) viene riservata agli studenti italiani che faranno pervenire i loro testi in inglese

ARTICOLO 6 – GIURIA

Le opere partecipanti al Premio di Poesia e Narrativa Treville saranno valutate da una apposita giuria di persone esperte facenti parte dell’Associazione che riceveranno esclusivamente le opere in versione anonima.

I nominativi dei componenti la giuria saranno resi noti nel corso della cerimonia di premiazione.

I lavori della giuria trovano evidenza in apposito Verbale contenente le graduatorie, redatto a garanzia di serietà e trasparenza.

Il giudizio della giuria è inappellabile e la stessa non è tenuta a motivare la scelta dei vincitori.

La Giuria sarà presieduta dalla Presidente dell’Associazione Culturale Clementina Borghi.

ARTICOLO 7 – COMUNICAZIONE RISULTATI

La comunicazione degli esiti del concorso sarà inviata, unitamente all’invito a partecipare alla cerimonia di premiazione, agli autori selezionati all’indirizzo di posta elettronica indicato nella scheda d’iscrizione.

Gli esiti saranno comunque pubblicati anche sul sito dell’Associazione Culturale Clementina Borghi.

ARTICOLO 8 – PREMI ASSEGNATI

I premi in denaro assegnati nelle sezioni Poesia e Narrativa sono i seguenti:

  • Primo premio:                  300,00 euro;
  • Secondo premio:             200,00 euro;
  • Terzo premio:                  100,00 euro;

PREMIO SPECIALE DI MERITO

ASSOCIAZIONE SOROPTIMIST TREVIGLIO PIANURA BERGAMASCA

L’Associazione Soroptimist di Treviglio Pianura Bergamasca collabora da molti anni con l’associazione culturale Clementina Borghi per dare risalto, con il suo premio consistente in una somma a propria discrezione, all’opera che meglio valorizzi il ruolo della donna nella famiglia, nel lavoro, nella società e negli affetti.

Premi Speciali

in libri o in abbonamenti ad iniziative di carattere culturale potranno essere offerti da altre associazioni o Enti patrocinatori, agli autori delle opere menzionate.

I premi dovranno essere ritirati, unicamente durante la cerimonia di premiazione, dall’Autore stesso o da un suo delegato.

L’Associazione non effettua la spedizione dei premi.

ARTICOLO 9 – CERIMONIA DI PREMIAZIONE

La cerimonia di premiazione si svolgerà a Treviglio nella seconda metà del mese di settembre 2022

Sede, data e programma della manifestazione saranno indicate sul sito dell’Associazione.

ARTICOLO 10– INCOMPATIBILITA’

La partecipazione al Premio non è consentita ai componenti in carica degli organi statutari, (Segreteria, Direttivo) e di Giurie e Comitati Letterari dell’Associazione Culturale Clementina Borghi

TREVIGLIO – febbraio 2022

A Treviglio una collaborazione “cinematografica” di valore

Un applicazione efficace e concreta del detto “l’unione fa la forza”!

Grazie alla disponibilità di competenze e mezzi di Anteo Spazio Cinema, una serie di associazioni di varia estrazione ha dato vita all’iniziativa

Cinema per noi – Voci dal mondo

A far nascere il progetto che porterà all’Anteo Spazio Cinema di Treviglio cinque film intriganti su temi di attualità è stata la collaborazione tra Terza Università, Associazione culturale Clementina Borghi, Auser Città di Treviglio, Pro Loco Treviglio, CGIL SPI Treviglio, Comitato Soci Coop, Slow food Bassa Bergamasca, Pensionati Trevigliesi, Easy Bar Treviglio che, in un periodo non facile, hanno unito le loro forze per tornare ad proporre il film come mezzo per innescare riflessioni, discussioni e approfondimenti.

Nei giovedì del cinema a partire dal 3 fino al 31 marzo due proiezioni al giorno (alle 16 e alle 21) di film che toccheranno temi molto attuali. Il dettaglio della manifestazione nelle locandine allegate.

P.S.: gli organizzatori assicurano, mettendo in gioco tutta la loro credibilità, che non è assolutamente prevista la proiezione de “La corazzata Potëmkin” di fantozziana memoria!

Per non dimenticare dopo appena una settimana!

È passata appena una settimana dalla “Giornata della memoria” e non vogliamo certamente far trascorrere un anno intero prima di tornare a parlare di argomenti che meritano di essere ricordati “come il diario che ciascuno porta sempre con sé“.

Ma per ricordare bisogna conoscere, bisogna studiare e meditare.

Per questo motivo proponiamo l’intervista all’avvocato Bruno Segre, grande persona e testimone del secolo scorso e del tempo attuale, che ci fornisce basilari strumenti per comprendere il recente passato e individuare la strada per evitare che i pericoli tuttora presenti diventino problemi reali.

L’intervista, a cura di Marco Scipolo, è tratta dal numero novembre-dicembre 2021 della rivista Polizia e Democrazia a cui va il nostro ringraziamento per l’autorizzazione alla pubblicazione.

E ora … buona lettura e buona meditazione!

PS: per leggere l’intervista scorrere il file pdf riportato all’interno della finestra sottostante

La proiezione di “Portico d’Ottavia 13”: un monito per evitare che il passato si ripeta

Con la proiezione al TNT del film di Franco Di Leo

Portico di Ottavia 13

tratto dall’omonimo saggio storico di Anna Foa, la nostra associazione ha concluso le manifestazioni dedicate al giorno della memoria organizzate in collaborazione con l’UDI Velia Sacchi di Bergamo, con l’ANPI , con la BCC e con il Comune di Treviglio.

Il ciclo di eventi si è aperto con la posa della PIETRA D’INCIAMPO in ricordo di Rachele Lea Stern Mänas che abitò a Treviglio con parte della famiglia prima di essere arrestata e deportata in quanto ebrea.

Il progetto per non disperdere la memoria è promosso dalla Tavola per le Pietre d’inciampo.

Alla serata di giovedì 27 gennaio ha partecipato anche il regista che ha narrato al pubblico presente e numeroso i modi in cui è stata  effettuata la narrazione storica delle vicende avvenute in una via del ghetto, Portico d’Ottavia, abitata da famiglie ebree, di certo non ricche, decimate dall’odio fascista e dalla furia vendicativa dei tedeschi che occuparono Roma. Molte di quelle persone furono poi tra le vittime delle Fosse Ardeatine.

Anna Foa con le parole e Franco Di Leo con le immagini hanno ripercorso gli eventi di quei giorni non attraverso una narrazione ma con una serie di interviste e racconti che si attenevano alla verità storica.

Il risultato è stato un film interessante anche dal punto di vista estetico: una fotografia che richiamava più il bianco e nero,  un’accurata ricostruzione storica dei costumi e degli ambienti, gli attori che hanno rinunciato alla loro capacità drammatica per narrare gli eventi. Posti tutti di profilo o di tre quarti, nessuno ha mai guardato la macchina da presa, ma un interlocutore che veniva da lontano, un presente che richiedeva il passato, l’esigenza di spiegare oggi ciò che è avvenuto ieri attraverso il ricordo, attraverso i brandelli di muro che ancora resistono all’imperturbabile logorio della memoria.

Ed è a questa facoltà che il regista si è rivolto con il film, perché oggi, purtroppo, conosciamo tante storie legate alla Shoah che fanno piangere, riflettere, inorridire, disprezzare. Ma ricordare significa andare a cercare gli dettagli, i particolari irrilevanti  che si perdono nel quotidiano, una calza, una radio, un piatto, una porta  rimasta aperta, un cuscino da sbattere al mattino, il silenzio di una finestra che non si apre più.

È stata una serata carica di emozioni e di partecipazione attenta. I commenti e le osservazioni del pubblico hanno colto l’aspetto più umano e intimo delle storie raccontate in ‘Portico d’Ottavia 13’, microstorie che confluiscono nel flusso più grande degli sciagurati eventi di quei tragici anni. Da tutti è stato colto l’invito a ‘non dimenticare’, non solo in occasioni formali come il 27 gennaio, ma sempre, dentro le nostre coscienze.” Questa la riflessione del regista a conclusione della proiezione.

Per dare più forza a questi momenti coinvolgenti l’evento si è concluso con il “gioco” ideato da Franco Di Leo che è consistito nella distribuzione ai presenti della copia dell’ordine consegnato a coloro i quali venivano strappati dalle loro case contenente le dure prescrizioni da seguire per svolgere in “modo ordinato” la loro deportazione!

Per capire l’orrore e non ricadere in quell’orrore, bisogna provare, sapere cosa significa avere solo venti minuti per lasciare la casa, radunare pochissime cose, donare oro e denaro e andare via, per sempre, da dove si è vissuto, verso una destinazione ignota, verso un futuro che non c’è.

Vedere, leggere e provare per non dimenticare.

Alla proiezione ha presenziato anche il sindaco di Treviglio, Juri Imeri, che con l’evento organizzato dall’Associazione Culturale Clementina Borghi ha idealmente concluso il trittico di eventi per la Giornata della Memoria svoltisi a Treviglio.

Alla Tavola per le Pietre d’inciampo danno il loro contributo: il Comune di Bergamo, la Provincia di Bergamo, Aned, Anpi, Associazione Italia Israele, Isrec Bergamo, Museo delle Storie di Bergamo

Portico d’Ottavia 13, il film per il giorno della memoria

Con il passare del tempo, la celebrazione de “Il giorno della memoria” diventa, sempre più “un’occasione necessaria” per raccontare alle giovani generazioni gli orrori, le persecuzioni e i lutti inflitti dal nazismo e dal fascismo.

Il tragico racconto della Storia deve servire a che non si dimentichino le sofferenze, i morti e le deportazioni e, principalmente, per scongiurare la drammatica ripresentazione di tali orrori.

L’Associazione culturale Clementina Borghi con il prezioso contributo del Comune di Treviglio e la fattiva collaborazione della sezione ANPI di Treviglio, della UDI Velia Sacchi di Bergamo e della BCC di Treviglio presenta

Portico d’Ottavia 13

film di Franco Di Leo, basato sul saggio di Anna FoaPortico d’Ottavia 13 una casa del ghetto nel lungo inverno del ’43” che narra le vessazioni subite dai cittadini italiani di religione ebraica che abitavano in una casa ai margini del Ghetto di Roma.

Le loro storie autentiche, intrecciate con quelle dei nove mesi segnati per gli ebrei romani da oltre duemila deportazioni, costituiscono il flusso narrativo del film e narrano gli obbrobri subiti per mano delle bande autonome dei fascisti che, al seguito di delazioni e promesse di denaro, si pongono agli ordini dei nazisti deportatori.

L’appuntamento è per il 27 gennaio 2022 alle ore 20,30 al TNT di Treviglio sito in Piazza Garibaldi.

L’evento è aperto a tutti purché siano rispettate pienamente le norme antipandemia.

Interverranno il regista Franco Di Leo e via web l’autrice del saggio Anna Foa

Nota a margine dell’inaugurazione dello spazio “Clementina + 2”

Con riferimento alla prossima inaugurazione dello spazio “Clementina + 2“, realizzato dall’amministrazione comunale di Treviglio, l’Associazione culturale Clementina Borghi vuole segnalare la riflessione sotto riportata.

Pur condividendo l’iniziativa di denominare Clementina Borghi la sala studio-lettura per i giovani in Piazza Garibaldi, restiamo molto perplessi sul sistema di abbonamento/biglietto di ingresso per tutti, e maggiorato per i non trevigliesi.

Ci pare una mercificazione dell’attività sociale e culturale, un sistema che sta diventando un routine quotidiana della Giunta, tale da  impedire il successo di molte iniziative che dovrebbero essere sostenute e non diventare fonti di profitto per il settore pubblico.

Temiamo anche che questo spazio, lasciato “liberamente” ai ragazzi senza controllo o guida per lo studio, alla fine non ottenga l’effetto auspicato ma diventi quello che appare oggi, un tentativo raffazzonato di politica sociale e non un investimento sugli adolescenti, futuri cittadini di domani.

Sui ragazzi bisogna investire bene, non chiedere affitti o abbonamenti: come dice il nostro Premier, per chi amministra, oggi è  il momento di dare, non di prendere.

Il contributo dell’Associazione Clementina Borghi alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

In mezzo al surplus comunicativo di immagini, filmati e cerimonie che pongono all’attenzione pubblica questo triste fenomeno ci eravamo chiesti: “Quale contributo possiamo dare per rafforzare la comunicazione su questo enorme problema?

L’articolo di Oriana Liso su Repubblica Milano ci è sembrato essere la giusta risposta perché propone un punto di vista ribaltato e un approccio che potrà contribuire a controllare prima e ridurre poi la follia che sta alla base di questi aberranti comportamenti …

La questora Alessandra Simone, ideatrice del Protocollo Zeus:

“Li rieduchiamo dopo il primo schiaffo e nove su dieci non picchiano più”

di Oriana Liso

“Considerare gli uomini solo antagonisti e carnefici non serve a nessuno, neanche alle donne.

Rieducare, senza sminuire la gravità di quanto fatto ma facendola comprendere, è una strada”

MILANO – “Possiamo e dobbiamo mettere in sicurezza le donne vittime di violenza, aiutarle a denunciare e offrire loro un sostegno dopo la denuncia. Ma se non lavoriamo anche sull’uomo maltrattante avremo salvato solo “quella” donna, e lui potrà cercare altre vittime”. 

Alessandra Simone è stata nominata a maggio dirigente superiore della polizia di Stato, questora, l’ultimo incarico precedente era quello di dirigente dell’Anticrimine di Milano. Dove, anni fa, si occupava già di reati sessuali e contro i minori. E dove ha messo a punto il protocollo Zeus, partito proprio da Milano nel 2018 e ora operativo in trenta città italiane.

Perché pensare agli uomini? Sono le donne le vittime della violenza.
“E questo non  lo dimentica mai nessuno, anzi: è proprio per proteggere e aiutare le donne che abbiamo studiato e continuiamo ogni giorno a lavorare sul Protocollo Zeus. Considerare gli uomini solo antagonisti e carnefici non serve a nessuno, neanche alle donne. Rieducare, senza sminuire la gravità di quanto fatto ma facendola comprendere, è una strada”.

Ci spiega in cosa consiste questo protocollo?
“Per la prima volta la prevenzione rivolge la sua attenzione all’uomo maltrattante e allo stalker, grazie all’osservazione sul campo, e per questo è importante il primo intervento. Davanti a una condotta che potrebbe sfociare in violenza ma non è ancora un reato il questore emette un ammonimento per stalking o per violenza domestica, convochiamo l’uomo intimandogli di interrompere ogni forma di aggressione anche verbale invitandolo però a seguire un percorso di recupero trattamentale (non terapeutico) in un Cipm, un centro specializzato nel contrasto alla violenza e per i conflitti interpersonali”.

E lo fanno davvero?
“Dal 2018 a Milano e provincia abbiamo ammonito e invitato a seguire il percorso oltre 300 uomini violenti, il 90 per cento di loro non ha più manifestato forme di violenza e ha capito il disvalore delle sue azioni e le mogli, ex mogli, compagne hanno riacquistato serenità, e lo sappiamo perché facciamo incontri e controlli periodici. Una recidiva bassissima si può ottenere, però, soltanto se interagiscono almeno due fattori: l’agire in tempo, quando la violenza non si è ancora manifestata pienamente, e fare rete”.

Qual è la situazione tipo in cui utilizzate il protocollo?
“La volante – o i carabinieri, la polizia locale: tutti dobbiamo essere preparati – viene chiamata perché c’è una lite in casa, ascoltando la coppia si capisce che c’è stata agitazione, uno schiaffo, ma non ci sono denunce precedenti. Se non c’è una dinamica di maltrattamenti in famiglia l’uomo può essere denunciato solo se è la donna a sporgere querela, ma nella relazione l’agente farà presente la situazione e il questore potrà far partire l’ammonimento. A quello schiaffo potrebbe seguire una pedata, le mani al collo: intervenire quando tutto è ancora recuperabile, questo cerchiamo di fare”.

Come reagiscono le donne? Uno dei problemi è ancora, purtroppo, la difficoltà a denunciare?
“Si sentono aiutate, capite. Vogliono essere aiutate, ma vogliono anche salvare i loro compagni. Tante di loro si vergognano a denunciare. Una cosa in tutti questi anni ho capito, ed è fondamentale: le donne vittime di violenza non vogliono compassione ma comprensione, altrimenti alzano un muro e non è più possibile aiutarle”.

Il 7 dicembre Milano, la città in cui ha lavorato per vent’anni, le tributerà l’Ambrogino d’oro per il suo impegno a difesa delle donne e dei soggetti deboli. A chi dedica questo riconoscimento?
“A Roberta Priore, uccisa a Milano nel 2019 dal suo compagno, che si è poi suicidato in carcere. Quattro giorni prima le volanti erano entrate per la prima volta a casa, due giorni dopo c’era stato un altro allarme e avevamo preparato l’ammonimento. Quando abbiamo telefonato per comunicarlo, Roberta Priore era appena stata uccisa. Fa male, certo, ma ai miei ragazzi ho detto che la strada era quella giusta, che noi c’eravamo. Ecco perché dobbiamo arrivare ancora prima”.

A CHE PUNTO E’ IL PROGETTO THE ECONOMY OF FRANCESCO?

Il progetto che la nostra Associazione ha presentato all’ISIS Guglielmo Oberdan e che porta la firma del Prof. Stefano Rozzoni procede con la più attiva partecipazione dei docenti e degli studenti.

Poco più di una settimana fa è avvenuto il secondo incontro con le classi durante il quale si è riflettuto sull’aspetto più ‘pratico’ del progetto, ovvero: il glossario: cos’è? perché è importante? Come realizzarlo?

Il 18 novembre scorso gli studenti hanno fornito l’abstract del proprio progetto, ovvero un breve testo di 100-150 parole in cui viene spiegato in che modo si desidera sviluppare la definizione del lemma che è stato loro assegnato (es. in modo tradizionale, fotografico, ecc.) con alcune motivazioni sulla scelta, oltre ai riferimenti di 4-5 fonti che si intenderà consultare nelle prossime settimane.

Stanno lavorando al progetto gruppi di alunni composti da tre persone, con un lemma trasversale, quello  dell’ ‘Economia’ , proposto a tre gruppi, uno per ogni indirizzo proposto dall’ISIS Oberdan.

Il prossimo appuntamento è per il 21 dicembre: prima delle vacanze natalizie gli studenti dovranno mettere in comune il loro lavoro definendo un link di accesso al documento che contiene la propria definizione. 

Attualmente la nostra associazione, in particolare Stefano Rozzoni, Andreina Pasini, Ariella Borghi e Pinuccia D’Agostino con il referente del progetto per l’Istituto Oberdan, Prof. Claudio Buttinoni, sta lavorando per costituire un comitato editoriale che supervisioni la redazione dei lavori dando dei riscontri su come migliorarli. 

Tra la visione degli elaborati, la restituzione e la riconsegna dei lavori migliorati secondo le indicazioni dei docenti, si giungerà sicuramente al primi di marzo del 2022, tempo in cui, il comitato editoriale, unitamente ad alcuni rappresentanti degli enti cittadini che saranno coinvolti nell’iniziativa potrà procedere con la pubblicazione del lavoro effettuato.

Obiettivo finale del progetto è: presentare il lavoro completo, raccolto in una pubblicazione, per il prossimo mese di maggio.

Intanto cresce l’interesse per questo progetto che si inserisce in un panorama culturale ben più ampio del territorio cittadino come dimostrato dall’attenzione di diversi enti e dai patrocini ricevuti.

All’Associazione culturale Clementina Borghi che con entusiasmo ha aderito al progetto del Prof. Stefano Rozzoni, non resta che ringraziare l’Istituto Oberdan nelle persone del Dirigente Prof. Antonio Venneri, dei docenti, Proff. Claudio Buttinoni, 3A LES, Silvia Maconi  3C LES, Elisabetta D’Amico  3A LSU, Veronica Ravelli  3E ITE, Ursula Ciaralli  3F ITE e Mario Conti  3Q.



Da Rosangela Pesenti un’intensa e profonda riflessione sul concetto di femminismo

Con la presentazione del libro di Rosangela PesentiCome sono diventata femminista”, si sono riaperti, giovedì 18 novembre scorso, gli incontri con gli autori che da sempre hanno caratterizzato le iniziative dell’Associazione Culturale Clementina Borghi.

E’ stato un incontro piacevole, una conversazione sui temi del femminismo che ha coinvolto molte persone venute per incontrare l’autrice che ha dedicato a questo tema un’intera vita e tutta la sua attività sociale e politica.

Rosangela Pesenti, nata nel 1953, vive a Cortenuova ed ha insegnato Storia e Letteratura nelle scuole superiori. Oggi svolge attività di formazione su vari temi legati al mondo delle donne. E’ stata a lungo dirigente nazionale dell’Unione Donne Italiane ed ha scritto e pubblicato alcuni libri.

Come sono diventata femminista” non è un manuale di scelte politiche, ma un romanzo, in parte autobiografico. Narra un momento di distacco e di necessaria riflessione della protagonista che si trova in una nuova casa, lontana dal paese dove ha sempre abitato, che viene spinta dalla nipote a raccontarsi e a raccontare la propria esperienza.

In un momento così importante, nella casa sul mare che la protagonista ha voluto realizzare per sé, raccontare la propria esperienza significa ripercorrere il passato, la storia della nostra Repubblica, le diverse esperienze che hanno caratterizzato la politica delle donne.

Ne è nato un libro fatto più di riflessioni che di narrazione, un libro della lettura gradevole e profonda che si presenta con diverse chiavi di lettura che rappresentano i diversi livelli di un’esperienza così lunga, sentita, profonda.

E’ un libro che ho scritto quasi di getto, afferma l’autrice, che si spalma a diversi livelli perché ho voluto essere vicina alle donne che leggeranno. Perché il femminismo è come una zia, utile ai processi di riproduzione della vita, soccorrevole, ma non servile”.

Per l’autrice i temi del femminismo sono ancora lontani dalla politica che continua a delineare oggi più che mai una società maschilista nella sua struttura e sostanza. Per cui il percorso da compiere è ancora molto lungo.

Alla presentazione è seguito un interessante dibattito sulla partecipazione delle donne alla vita politica del Paese.